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Quando conviene aprire partita Iva

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Aprire o non aprire partita Iva? Se questo è il dilemma che vi tormenta, ecco una guida veloce per cercare di districarvi nel mondo delle prestazioni occasionali.

Alcuni lavori richiedono una flessibilità tale che, in molti casi, l’apertura della partita Iva sembra una scelta quasi obbligata. Se, però, vi state chiedendo se convenga aprire partita Iva, la risposta non è sempre univoca. In questo articolo cercheremo di chiarire quando occorre farlo e quando, invece, conviene ricorrere ad altro. Non in tutti i casi, infatti, è consigliabile aprire una partita Iva. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito ampiamente quando è necessario. L’obbligatorietà della partita Iva scatta, infatti, nel momento in cui l’attività lavorativa che viene esercitata non è più occasionale, ma genera guadagni costanti. In genere, sopra ai 5000 euro annui è obbligatorio fare dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, se non assunti, scatta l’obbligo di partita Iva.

Quando occorre aprire partita Iva

Se non avete un lavoro fisso, la prima considerazione da fare è a quanto ammonta il vostro reddito. Per le prestazioni occasionali che si attestano sotto ai 5000 euro, è sufficiente pagare il 20% di ritenuta d’acconto sulla parcella emessa dal datore di lavoro occasionale. Se l’attività lavorativa vi vede impegnati per più di 260 giorni l’anno e con il reddito sopraccitato, allora l’apertura di una partita Iva o l’assunzione si fanno assolutamente obbligatorie. Qualora siano già state applicate ritenute d’acconto del 20% sul vostro reddito prima della dichiarazione con partita Iva, avrete diritto ad essere rimborsati in modo totale dalle ritenute applicate al vostro compenso.

Partita Iva con regime dei minimi

Se il vostro reddito supera la soglia ma rientra in un certo reddito, allora potreste pensare all’apertura della partita Iva. È la soluzione migliore per evitare di essere tartassati dal fisco, specialmente se rientrate nel regime dei minimi. In questo modo potrete rientrare nel regime fiscale più vantaggioso. In cosa consiste il regime dei minimi, quindi? A fronte di un importo percepito, sarete obbligati a pagare solo l’Imposta sostitutiva e i contributi Inps. Va ricordato, però, che l’imposta sostitutiva si applica solo al reddito netto, che sarà dato dalla differenza tra ricavi e costi sostenuti. Per spiegare nel dettaglio quando conviene aprire partita Iva ipotizziamo di fatturare circa 20 mila euro in un anno. Se, ad esempio, le spese sostenute per la nostra attività (affitti, costi di gestione, carburante, ect) si attestano intorno agli 8 mila euro, l’imposta sostitutiva sarà il 5% sui 12 mila euro di differenza. Pagheremmo, dunque, solo 600 euro. Senza il regime dei minimi, avremmo pagato almeno 5 volte tanto.

Quando non conviene aprire partita Iva

Invece, se la vostra attività non genera introiti superiori ai 5 mila euro all’anno, non è conveniente aprire una partita Iva. In questi casi, conviene lavorare con una ritenuta d’acconto che vi verrà rimborsata successivamente. Dovrete, però, lavorare nell’ambito delle prestazioni occasionali.