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Cookies: cosa sono e come funzionano

Zombie Cookie: come riconoscerli

Due parole supplementari - ma non definitive - sulla natura dei cookies e il loro funzionamento. In passato, abbiamo già avuto modo di descrivere, seppure in maniera sommaria, cosa siano i cookies in ambito informatico. Tuttavia, data la vastità dell'argomento e le sue molteplici implicazioni qua...

Due parole supplementari – ma non definitive – sulla natura dei cookies e il loro funzionamento.

In passato, abbiamo già avuto modo di descrivere, seppure in maniera sommaria, cosa siano i cookies in ambito informatico. Tuttavia, data la vastità dell’argomento e le sue molteplici implicazioni quando si parla di Internet e correlati, vogliamo tornare sull’argomento e descrivere, con qualche dettaglio in più, come funzionano i cookies, e quali sono le loro applicazioni. Lungi dal voler pretendere una qualche forma di esaustività, confidiamo in questo modo di fornire alcune preziose informazioni in più, soprattutto in un momento come questo, in cui, ogni volta che navighiamo in rete, la maggior parte dei siti che utilizziamo ci domanda l’autorizzazione all’utilizzo dei famosi/famigerati cookies.
Andiamo per ordine. Intanto, chiariamo cosa sono i cookies. Con questo termine si intende dei piccoli pacchetti di informazioni, solitamente scritti su un normalissimo file di testo, dunque di dimensioni davvero trascurabili. Come e perché nascono questi pacchetti? In genere, quando si visita un sito che fa uso dei cookies – quindi, la stragrande maggioranza dei siti web attualmente in circolazione -, il web server cui fa capo il sito invia al web client installato sul computer dell’utente – generalmente un browser, come Google Chrome, Internet Explorer, Mozilla Firefox o, per gli utenti Mac, Safari – un file contenente un codice identificativo specifico attribuito all’utente – in genere composto da una lunga serie di lettere e numeri – e delle informazioni in merito ai dati di navigazione dell’utente medesimo: quindi, ad esempio, password, impostazioni grafiche interne al sito, lingua selezionata (in caso di portali multilingua) e altri parametri settati dall’utente nel corso della sua precedente visita sul medesimo sito. Ovviamente, ogni volta che tali parametri vengono modificati, un nuovo cookie viene inviato dal web server del sito e va a modificare il precedente. Scopo dell’utilizzo dei cookies è la preservazione di impostazioni e facilities di accesso a un sito, in modo da rendere la navigazione più agile, comoda e veloce.
Entriamo più nello specifico nel comportamento dei cookies. Quando entriamo per la prima volta in un sito, in genere, ci viene chiesta l’autorizzazione a memorizzare i cookies. Acconsentendo, permettiamo al web server di memorizzare alcune informazioni – del tipo di cui abbiamo accennato sopra – in merito le nostre preferenze di navigazione sul nostro web browser. Nel momento in cui dovessimo tornare su quel sito, il nostro browser non farà altro che rinviare lo stesso pacchetto di informazioni al web server originario, il quale, decodificandole, setterà automaticamente le impostazioni del sito sull’ultima configurazione preimpostata. Ovviamente, possono esistere diverse tipologie di cookies, che fanno riferimento a differenti ordini di oggetti all’interno di una pagina web. E altrettanto ovviamente, l’utilizzo dei cookies è rigidamente regolamentato dagli stati, essendo un elemento che attiene alla tutela della privacy individuale.