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Coppa Italia, perché Lukaku è stato espulso: cosa dice il regolamento

Romelu Lukaku

Juve-Inter di Coppa Italia termina con un pareggio e molto nervosismo nel finale: complice anche l'espulsione di Romelu Lukaku

Così com’era capitato solo un paio di settimane fa in campionato, Juventus-Inter termina ancora con un parapiglia. Il match valido per l’andata della semifinale di Coppa Italia è finito 1 a 1, ma ad attirare l’attenzione è stata soprattutto la maxi rissa del finale scaturita dopo l’espulsione di Romelu Lukaku.

Juve-Inter, la partita di Lukaku: dal gol all’espulsione in pochi secondi

Probabilemente era già entrato in campo nervoso l’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku che, da qualche mese sta attraversando un periodo di difficoltà. Il numero 90 belga aveva iniziato il match di Torino in panchina, ma appena subentrato si è reso vero protagonista, nel bene e nel male, del finale di gara. La prima azione in cui si fa davvero notare è quando entra duramente in scivolata sul malcapitato Federico Gatti, guadagnandosi una prima ammonizione. La partita stava per finire, ma a 20 secondi dalla fine Bremer colpisce di mano in area bianconera ed è rigore per l’Inter. Sul dischetto si presenta proprio Lukaku che, come al solito, è implacabile: punteggio fissato sull’1 a 1. Da qui, però, inizia il pandemonio. L’attaccante esulta mettendosi un dito davanti alla bocca e gridando “Muti! Muti!” ai tifosi della Juve sugli spalti. L’arbitro si avvicina e sventola il secondo giallo davanti alla faccia dell’attaccante belga, che viene espulso.

Perché Lukaku è stato espulso: cosa dice il regolamento

Il regolamento in questo caso parla chiaro. La norma numero 12 che prende in esame l’ipotesi dei festeggiamenti per una rete spiega, infatti, che: “Un calciatore deve essere ammonito, anche qualora la rete non venisse convalidata, nei casi in cui: si avvicina agli spettatori in modo tale da causare problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione. Agisce in un modo provocatorio o derisorio. Si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare. Si toglie la maglia o copre la testa con la maglia.” Rimane da verificare se, come è stato detto nel post partita, qualcuno tra i tifosi abbia effettivamente rivolto dei cori razzisti nei confronti di Lukaku. In quel caso, la seconda ammonizione avrebbe comunque dovuto essere inflitta all’attaccante, seguendo alla lettera il regolamento, ma la sua reazione scomposta sarebbe certamente più capibile sul piano umano.