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Coprifuoco Italia, Salvini lancia il sito per dire “No”: tremila adesioni

Salvini durante la diretta FB

Coprifuoco Italia, Salvini lancia il sito per dire “No. Dove la situazione è sotto controllo, diciamo no coprifuoco, no vincoli, no chiusure, no restrizioni"

Coprifuoco Italia, Matteo Salvini lancia il sito per dire “No” e in perfetto mood pubblicistico “si aggancia” al 25 Aprile per rivendicare la libertà di uscire. Il leader della Lega ha promosso una diretta Facebook con cui ha ufficialmente lanciato un sito:  legaonline.it/nocoprifuoco. E lo scopo? “Combattere questo pregiudizio per cui qualcuno vede solo rosso, per ideologia vede solo rosso. Oggi è il 25 aprile: parliamo di libertà“. E ad onor del vero, o dei dati snocciolati dai media, quel sito in meno di un’ora ha già collezionato “’oltre tremila adesioni”. 

Coprifuoco Italia, Salvini lancia il sito di protesta

Alla vigilia esatta delle riaperture e surfando (magari in maniera un po’ azzardata) un momento iconico per la coscienza collettiva italiana, Salvini ha spiegato: “Almeno in quelle città dove la situazione è sotto controllo, diciamo no coprifuoco, no vincoli, no chiusure, no restrizioni. Nome, cognome e un click per dire no al coprifuoco. Il coprifuoco fino a luglio non ha nessun senso, nemmeno fino a maggio”. Poi i dati tipici di chi cerca di fare massa critica con ogni petizione: “Se sul sito alla fine saremo un milione possiamo essere liberi”. Poi il leader del Carroccio affronta un tema di sicura efficacia, quello della pazienza degli italiani. “È ancora troppo poco, gli italiani hanno dimostrato enorme pazienza ma adesso penso sia giusto restituire questa fiducia. Le aperture di lunedì 26 aprile non bastano, non sono sufficienti, gli italiani chiedono di tornare al lavoro, con prudenza però tornare al lavoro”. 

Dl Zan: “Ognuno ama chi vuole”

La chiosa è stata con il consueto mainstream domestico: “Oggi in bici al parco con mia figlia, ho dato da mangiare ai miei due figlioli, ora risistemo un po’ casa e faccio un solitario alle carte, poi domani è un altro giorno speriamo che inizi il conto alla rovescia per tornare a vivere”. Che Salvini abbia obblighi di lotta e di governo lo testimoniano le sue ultime affermazioni in merito al Dl Zan, si gioca la carta familiare e (nelle sue intenzioni) cala l’asso già tirato fuori da Costanzo: “La battaglia per la libertà la voglio vincere. Qualcuno mi chiede cosa farò se mia figlia fosse lesbica: le vorrò bene, ha otto anni. Ognuno ama chi vuole, fa l’amore con chi vuole, ognuno fa le sue scelte e nessuno può essere discriminato per questo”.