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Corea del Nord, l’esercito per portare i medicinali contro il covid

Il leader nord coreano Kim Jong-un

Summit urgente del Partito del Lavoro della Corea del Nord e decisione immediata: sarà l’esercito a portare i medicinali contro il covid

Ormai è ufficiale, in Corea del Nord ci penserà l’esercito a portare i medicinali contro il covid che sta serrando la sua morsa sul paese da ormai più di un mese e con numeri davvero preoccupanti. Lo sono soprattutto a contare che nei due anni di pandemia “convenzionale” la Corea del Nord sembrava non essersi troppo preoccupata di fronteggiare il coronavirus con vaccini o misure. 

Corea del Nord, l’esercito contro il Covid

Il dato è che in Corea del Nord la variante Omicron è esplosa in maniera virulenta e il leader Kim Jong-un ha tenuto una riunione di emergenza con gli esponenti di vertice del suo partito, quello “Del Lavoro”. E da quel summit è scaturito l’ordine di fare ricorso alle forze armate per stabilizzare la fornitura di medicinali in risposta alla prima ondata pandemica ufficialmente riconosciuta dalle autorità di quel Paese. 

Kim Jong-un attacca la sanità pubblica 

Le agenzia di Stato nordcoreane hanno anche riferito di un palese nervosismo del dittatore, che ha affidato all’esercito il compito logistico dopo aver aspramente criticato l’attitudine al lavoro “irresponsabile” e la scarsa capacità organizzativa ed esecutiva del governo e della sanità pubblica. Sulle cause dell’arrivo “tardivo” del covid a Pyongyang molti analisti pensano che lo abbiano portato i consulenti cinesi giunti un mese e mezzo fa a presenziare al lancio del missile Icbm Haewsong-17.