> > Coree: Nord propone a Sud di celebrare primo summit del 2000

Coree: Nord propone a Sud di celebrare primo summit del 2000

Coree

Nuovi dialoghi tra le due Coree. Nella mattinata del primo giugno il Nord ha proposto di tenere una serie di eventi congiunti al Sud

Le due Coree hanno aperto una nuova fase di dialoghi di alto livello attuando l’accordo maturato nel summit a sorpresa della scorsa settimana tra il presidente Moon Jae-in e il leader Kim Jong-un. Il nuovo round si è aperto nella mattinata di venerdì primo giugno 2018. Così si è rimediato alla cancellazione di metà maggio decisa da Pyongyang in risposta alle esercitazioni militari Usa-Corea del Sud. L’obiettivo è quello di portare a compimento e alla messa in atto della Dichiarazione di Panmunjom. Dal Nord, inoltre, è arrivata una nuova proposta d’apertura.

Nuovi dialoghi tra le due Coree

Le due Coree hanno aperto nella mattina del primo giugno un nuovo capitolo di dialoghi di alto livello. Così è stato attuato l’accordo maturato nel summit a sorpresa della scorsa settimana, tenutosi tra il presidente Moon Jae-in e il leader Kim Jong-un, e rimediando alla cancellazione di metà maggio decisa da Pyongyang in risposta alle esercitazioni militari Usa-Corea del Sud.

Stando alle spiegazioni riportate dal ministero dell’Unificazione sudcoreano, il nuovo round di dialoghi si prefigge lo scopo di dare attuazione alla Dichiarazione di Panmunjom firmata dai due leader nel loro primo vertice, in data 27 aprile.

Coree

La Corea del Nord, inoltre, ha proposto di realizzare una serie di eventi congiunti al Sud. L’obiettivo sarebbe quello di rimarcare l’anniversario del primo summit intercoreano tenuto nel 2000. Firmata la Dichiarazione di Panmunjom, infatti, si è aperta una nuova era di pace tra le due Coree. Non solo raggiungere la riappacificazione: si combatte anche per la denuclearizzazione. “I due leader dichiarano solennemente di fronte alle 80 milioni di persone della nostra nazione e al mondo intero che non ci sarà altra guerra nella penisola coreana. Una nuova era di pace è iniziata”. È quanto si legge nella dichiarazione firmata da Kim Jong-un e Moon Jae-in a fine aprile, durante il primo summit intercoreano dopo più di un decennio. L’obbiettivo congiunto è quello di trasformare l’armistizio in un trattato di pace.

Vertice di Singapore sempre più vicino

Negli ultimi giorni il ministro degli Esteri russo è giunto in Corea del Nord e il segretario di Stato americano ha ricevuto a Washington un alto funzionario nordcoreano. Così, il vertice di Singapore sembra sempre più vicino.

Uno dei consiglieri più fidati di Kim Jong-un è arrivato negli Stati Uniti. Kim Yong-chol, ex capo dello spionaggio nordcoreano, ha cenato a New York con il segretario di Stato americano Mike Pompeo. È la visita di più alto livello da 18 anni negli Usa da parte di un funzionario della Corea del Nord. L’obiettivo è quello di tutelare il programmato summit a Singapore. L’incontro è previsto per il prossimo 12 giugno, tra il presidente Donald Trump e il dittatore nordcoreano.

Dall’altra parte del mondo, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è giunto a Pyongyang. L’invito è arrivato proprio dal suo omologo nordcoreano Ri Yong Ho. I due discuteranno dei legami tra i loro rispettivi Paesi, ma anche della situazione nella penisola coreana e di altre questioni internazionali e regionali.