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Coronavirus, bilancio del 21 gennaio 2022: 179.106 nuovi casi e 373 morti in più

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Le autorità del ministero della Salute hanno comunicato il bilancio dell'emergenza coronavirus al 21 gennaio, che sale di 179.106 casi e 373 morti.

Come di consueto il ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le amministrazioni delle singole regioni, ha diramato il bilancio dell’emergenza coronavirus aggiornato a venerdì 21 gennaio. Rispetto alla giornata precedente, in cui si erano verificati 188.797 contagi, sono stati registrati 179.106 casi positivi, 373 decessi e 171.565 guarigioni/dimissioni, che portano il totale complessivo dell’emergenza dall’inizio della pandemia in tutta Italia a 9.603.856 contagi, 142.963 vittime e 6.765.190 guariti.. Si contano +9 terapie intensive e -174 ricoveri.

Coronavirus, il bilancio nazionale oggi

Il ministero della Salute ha pubblicato la tabella riepilogativa nella quale sono illustrati i dati dell’emergenza sanitaria regione per regione. Sono 1.117.553 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività si attesta intorno al 16,0% (-1,0%).

Con 506.952 casi attualmente positivi è ancora la Lombardia la Regione con il più alto numero di contagi. Seguono l’Emilia Romagna 348.147, il Veneto con 279.257, il Lazio con 256.900 la Campania 244.06, la Sicilia con 202.439, la Toscana con 180.288, il Piemonte con 172.485 e la Puglia con 133.218 attualmente positivi. In Abruzzo si contano 84.967 contagi, in Friuli Venezia Giulia 58.228, in Calabria 41.116, in Liguria 36.490, in Umbria 25.599, in Sardegna 22460, nelle Marche 18.083 e in Basilicata 16.517. Nelle province autonome di Bolzano e Trento si contano rispettivamente 26.570 e 26.958 casi. Il numero più basso di persone attualmente positive si registra in Valle D’Aosta con 5.985 casi, preceduto dal Molise con 8.938.

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Al momento, dei 2.695.703 attualmente positivi, 2.674.511 si trovano in isolamento domiciliare. 19.485 i pazienti ricoverati con sintomi di vario genere. Sono 1.707 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un aumento di 9 unità.