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In tema di stato dell’arte sulla lotta al coronavirus, il consigliere del generale Figliuolo Guido Rasi non ha dubbi e li sgombra per i lettori in una articolata intervista al Corriere della Sera: “Sono stati vaccinati 5 miliardi di persone nel mondo, è ridicolo parlare di fase sperimentale”. Il senso dell’affermazione di Rasi sta tutto sulla possibilità di equivocare le varie normative nazionali e sovranazionali in tema di autorizzazioni ai vaccini anti covid: che ci siano cioè linee politiche disomogenee a corredo della vaccinazione non significa affatto che esistano titubanze o scatti in avanti degli enti tecnici nel validare i vaccini.
Ridicolo parlare di fase sperimentale: Rasi e le sperimentazioni sui 4 vaccini europei
E Rasi lo ha detto in maniera molto chiara e numeri alla mano: “I quattro vaccini approvati hanno completato tutte e tre le fasi sperimentali canoniche richieste da EMA. Come per tutti gli altri 1.000 e più prodotti approvati in 25 anni. Le uniche condizioni imposte da EMA riguardano garanzie circa la qualità del prodotto. Oggi sono state vaccinate 5 miliardi di persone, parlare di fase sperimentale è ridicolo”. Insomma, il campo andava sgombrato immediatamente da ogni equivoco.
Politica e scienza, due criteri diversi , ma è “ridicolo parlare di fase sperimentale”
Il consigliere del commissario per l’emergenza covid, già direttore di EMA, precisa poi in merito all’autonomia fra decisioni politiche a indicazioni di utilizzo dei vaccini: “È una decisione politica e autonoma di ciascuno stato membro e completamente svincolata dalle agenzie. Peraltro l’agenzia europea ha già rilasciato una decisione definitiva. Ha utilizzato lo strumento dell’approvazione condizionale che impone ulteriori misure al produttore ma nulla ha a che fare con la validità legale né con la completezza della sperimentazione. Le indicazioni per i quattro vaccini attualmente in uso in Europa sono quindi definitive”. Poi la spiegazione aggiuntiva in merito alla nomenclatura emergenziale dei sieri e a come si è posto il problema con l’ente omologo negli Usa: “Fda ha usato l’autorizzazione di ‘Emergenza’ e nel sistema americano questo crea problemi di responsabilità tra stato ed assicurazioni in termini di eventuali danni e rimborsi. Si rimborsa solo in presenza di autorizzazione definitiva”.
“È ridicolo parlare di fase sperimentale, con l’80% di vaccinati eviteremo una ripresa dell’epidemia”
Rasi ha anche risposto in merito alla copertura vaccinale “che metterebbe al sicuro l’Italia” dalla ripresa dell’epidemia. “Probabilmente un 80% molto omogeneo sarebbe una buona copertura. Purtroppo la variante Delta ha fatto perdere almeno un 14% di efficacia sulla capacità di prevenire l’infezione. Questi numeri sono quindi soggetti a continua verifica, come abbiamo imparato con questo virus”. Per Rasi è fondamentale l’omogeneità territoriale: “Le disomogeneità riducono grandemente l’efficienza di una vaccinazione di massa. Dove le percentuali scendono si creano subito focolai di infezione, si sovraccaricano le strutture ospedaliere, si rimette in circolazione il virus e nei focolai si favorisce l’insorgenza di varianti. La Delta si è diffusa proprio così, in India, nelle regioni a minore tasso di immunizzazione”.