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Cosa è il “telefono rosso”, lo strumento proposto dagli Usa alla Russia

Il presidente Usa Joe Biden

La guerra in Ucraina ed il rinnovato bisogno di un dialogo diretto fra i leader: cosa è il “telefono rosso”, lo strumento proposto dagli Usa alla Russia

In molti si stanno chiedendo cosa sia il “telefono rosso”, lo strumento proposto dagli Usa alla Russia di Putin per facilitare le conversazioni e la comprensione fra Washington e il Cremlino. Innanzitutto non è un telefono, non lo è mai stato in realtà, ma un canale privilegiato e veloce di scrittura, dato che con le parole in due lingue diverse e con i traduttori non sempre impeccabili in un contesto in cui dalle sfumature di linguaggio poteva dipendere una guerra si rischiava di far danni. E non è mai stato rosso, solo che quando nacque l’interlocutore era l’Urss comunista e il colore “ideologico” restò.

Cosa è il “telefono rosso”, l’ultimo strumento di pace

Il dato è che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha proposto alla controparte russa di creare, anzi, di riesumare, una linea di comunicazione speciale già utilizzata in passato e che potrebbe essere utile per la crisi in Ucraina mettendo in collegamento speed Joe Biden e Vladimir Putin. La fonte è il sito “Politico” che cita fonti del Pentagono e che spiega che per ora Mosca tace. Ha detto un alto funzionario Usa: “Abbiamo detto ai russi che riteniamo necessario un canale a livello operativo in modo da evitare errori di calcolo”. 

Dalla crisi di Cuba ad Obama sulle elezioni

Ma quando nacque il “telefono rosso”? Nel 1963, un anno dopo la crisi dei missili a Cuba fra il Cremlino ed il Pentagono. Nacque così la “Moscow-Washington hotline” per evitare che in futuro e sul filo dei minuti la Guerra Fredda diventasse un’apocalisse atomica. La linea venne ripristinata nei primi anni 2000 e nel 2016 la usò Barack Obama per ingiungere a Mosca di non attivare interferenze nelle elezioni Usa