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Con cosa sono fatti i succhi di frutta

succhi di frutta Bimby

Acqua minerale naturale, succo propriamente detto della frutta o estratti di frutta, essenze naturali, saccarosio, acido citrico e/o tartarico sono gli ingredienti che compongono il succo di frutta Deliziosi, gustosi e dissetati, si consumano come rompi digiuno, a colazione o spuntino: i succhi di ...

Acqua minerale naturale, succo propriamente detto della frutta o estratti di frutta, essenze naturali, saccarosio, acido citrico e/o tartarico sono gli ingredienti che compongono il succo di frutta

Deliziosi, gustosi e dissetati, si consumano come rompi digiuno, a colazione o spuntino: i succhi di frutta sono davvero alleati della nostra linea? Che cosa contengono? Vediamo di capire meglio gli ingredienti alla base dei succhi di frutta. I succhi di frutta sono soft drink, non gassare e confezionate in brick, cartoni o bottigliette, prodotte dall’industria conserviera ed alimentare ed acquistabile sugli scaffali dei supermercati. Molto amati da grandi e piccini, i succhi di frutta rivestono un ruolo fondamentale nel nostro regime alimentare, esistono varie tipologie, gusti e formati differenti, concentrazioni di purea di frutta differente e di zucchero. Proprio a seconda della dell’apporto di zucchero contenuto possono o meno essere indicati per chi segue diete ipocaloriche o dimagranti; di certo, un consumo troppo elevato di succhi di frutta con troppi zuccheri comporta un innalzamento del livello glicemico nel sangue, che sarebbe meglio evitare. Quello che risulta fondamentale è capire dall’etichetta nutrizionale sulla confezione che grado di zuccheri è presente nel succo di frutta ed il rapporto con la frutta presente.

Il succo di frutta, secondo la definizione data e contenuta nella Direttiva 2001/112/CE, attuata in Italia con D. Lgs. n. 151/2004, “viene ottenuto da frutta sana e matura, fresca o conservata al freddo, appartenente ad una o più specie e avente il colore, l’aroma e il gusto caratteristici dei succhi di frutta da cui proviene. L’aroma, la polpa e le cellule del succo che sono separati durante la lavorazione possono essere restituiti allo stesso succo”.

La frutta che i succhi possono contenere può essere utilizzata sotto forma di frutta fresca, frutta surgelata, frutta ricostituita ottenuta da succo concentrato o disidratato, indicando sull’etichettatura la percentuale di frutta fresca e concentrata. Il DL n.20 del 19/02/2014 è entrato in vigore per apportare modifiche alla normativa, venendo a semplificare le indicazioni contenute nell’etichettatura sancendo che “i succhi di frutta non possono più contenere zuccheri aggiunti o edulcoranti, quindi la dicitura senza zuccheri aggiunti è stata proibita”.

In realtà, l’industria conserviera e quella alimentare per la produzione dei succhi di frutta, utilizzano gli scarti della frutta, ovvero la frutta di pessima qualità che sono “schiacciati” per ottenere la polpa o purea di frutta, a cui si addiziona l’acido citrico. La polpa viene trattata a 100˚C per qualche secondo e ciò provoca una riduzione delle vitamine, dei sali minerali ed enzimi. Si prosegue il processo di produzione dei succhi di frutta aggiungendo altri ingredienti: sciroppo di saccarosio, acido ascorbico, acqua, acido citrico ed il contenuto di zuccheri aggiunto può essere addirittura superiore a quello contenuto nelle bibite gassate.

Secondo studi scientifici condotti in merito ai succhi di frutta, si è dimostrato che possono apportare una quantità di zuccheri semplici superiore del 40% rispetto a quanto necessario quotidianamente all’organismo. Ciò provoca problemi non indifferenti alla salute umana come l’insorgenza del diabete, rischio di obesità, incremento dell’insorgenza di malattie cardiovascolari. Inoltre, uno studio pubblicato sulla rivista Journal of American Dietetic Association accusa “i succhi di frutta di provocare un maggiore rischio di cancro all’intestino a causa dell’assenza di vitamine e fibre che ci proteggono dai tumori, e dalla presenza di troppi zuccheri raffinati, viceversa dannosi”.

La migliore opzione è quello di evitare il consumo di succhi di frutta e di optare per una spremuta naturale d’arancia o pompelmo o di consumare la frutta fresca o concentrati di frutta.