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Cosa passava per la testa di Andrea Tombolini: “Uccidetemi, sono pazzo”

Luis Ruggieri, la vittima di Andrea Tombolini portata via

L'interrogatorio con gli inquirenti di procura e carabinieri e quel desiderio di essere portato a casa, cosa passava per la testa di Tombolini

Pensieri bui e sconclusionati, ecco cosa passava per la testa di Andrea Tombolini mentre bloccato a terra dopo aver ucciso una persona ed averne ferite sei urlava: “Uccidetemi, sono pazzo”. Il quadro raccolto sul 46enne che ha ucciso Luis Ruggeri è quello di un uomo ipocondriaco e convinto di avere un cancro, senza amici, silenzioso o aggressivo in famiglia, una persona che aveva una visita psichiatrica il 7 novembre consigliatagli però per il 18 ottobre, in tempo cioè forse per impedirgli di dare morte e dolore. 

Cosa passava per la testa di Tombolini

Agli inquirenti Tombolini ha detto: “Ho preso un coltello per farla finita, avevo intenzione di colpirmi, ma ho visto le persone e ho deciso di colpirle per sopprimere la mia rabbia. Se devo descrivere il mio sentimento, era di invidia: perché le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male. Ritengo di avere un tumore e di dover morire”. Per la madre lui era sempre “troppo in disparte”, secondo il Corriere della Sera. Per un vicino Andrea “al massimo si fermava a parlare di politica, ce l’aveva sempre con tutti, destra e sinistra”. Dal 2013 il killer viveva in un appartamento al piano terra di un palazzo Aler con gli anziani genitori. Il 18 ottobre suo padre aveva chiamato la polizia perché il figlio aveva “spinto lui e la madre in cortile”. 

“Adesso mi riportate a casa?”

Avrebbero sentito il padre urlare “io a 80 anni non voglio essere ammazzato da te”. Un’ambulanza lo raccoglie e lo porta al San Paolo mentre lui “si prende a pugni in testa e al viso”. Gli inquirenti poi, il tenente colonnello Domenico La Padula, il magistrato Paolo Storari e l’avvocato d’ufficio Daniela Frigione, lo sentono dire che stava “male per un reflusso gastrico. Però prima sono andato su un balcone e ho avuto pensieri di suicidio che non ho portato a termine. A casa con un coltello provai a ferirmi ma non ci riuscii, lo feci perché mi sono operato alla schiena e sono stato male”. Poi la frase finale: “Adesso mi riportate a casa?”.