Sofia Papale Il “Bob” è uno sport invernale nato negli Stati Uniti nel 1880, e arrivato in Europa tre anni dopo, precisamente in Svizzera. Ma cosa serve per fare bob? Considerato che per praticare questo sport serve innanzitutto una pista ghiacciata, possiamo dire che, come attività, non è possibile praticarla dovunque. Le prime competizioni si svolsero su strade innevate, nel lontano 1883, utilizzando piccole slitte non ancora paragonabili agli attuali Bob, infatti come materiale di costruzione era impiegato il legno. Per quanto riguarda il funzionamento di questo sport invernale, gli equipaggi da due o quattro persone devono scendere attraverso una pista ghiacciata cercando di ottenere il miglior tempo possibile. Solitamente per praticare Bob serve, in mancanza di vero ghiaccio, la neve pressata innaffiata nelle ore notturne, allo scopo di formare uno strato ghiacciato di giusto spessore e perfettamente liscio. In genere la lunghezza della pista è di 1500 metri con quindici curve, di cui alcune devono essere sopraelevate con la parte superiore concava, in modo che la forza centrifuga eviti che il bob finisca al di fuori della pista.
I moderni Bob da competizione sportiva, sono slitte aerodinamiche dotate di pattini d’acciaio, di cui due sterzanti, precisamente quelli anteriori. Le velocità raggiunte sono superiori ai 130 km/h in cui l’equipaggio che deve affrontare alcune curve, è sottoposto ad accelerazioni laterali considerevoli. I materiali per la realizzazione del bob variano dalle leghe in acciaio ai materiali compositi, tra questi menzioniamo la fibra di carbonio, che riveste il bob. Invece la coppia di pattini posteriori è dotata di freni a leva che attraverso una serie di denti metallici agiscono sul ghiaccio frenando il mezzo. Nell’equipaggio del Bob a due, deve necessariamente essere presente un pilota, che tramite dei tiranti controlla lo sterzo. Questa persona è l’unica che può trattenere la testa in posizione alzata nel corso della discesa. La seconda persona svolge il ruolo di frenatore al termine della competizione, mentre all’inizio contribuisce alla spinta iniziale.
