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Cospito, l'anarchico annuncia in una lettera: "Pronto a morire. Farò comprendere al mondo cos'è il 41bis"

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Ha dato l'annuncio in una lettera nel modo più drammatico: "Non posso accettare questa non vita senza speranza"

Da alcuni mesi sta portando avanti lo sciopero della fame per protestare contro il regime di 41bis al quale è stato sottoposto e nelle scorse settimane era stato ricoverato al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, dopo che le sue condizioni si erano fatte via via più critiche.

Ora l’anarchico Alfredo Cospito che è stato portato al carcere di Opera, ha dato un annuncio drammatico in una lettera della quale il suo legale ha provveduto a dare notizia: “La mia morte porrà un intoppo al regime del 41bis”, ha spiegato.

Cospito, l’annuncio affidato ad una lettera

Nella lunga lettera Alfredo Cospito ha spiegato cosa lo ha portato a prendere questa drastica decisione: “Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini ma articoli per riviste anarchiche, mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere. Oggi sono pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis. Settecentocinquanta persone lo subiscono senza fiatare”.

“Non vorrei scambiare la mia vita con quella di qualcun altro”

Non ultimo, l’anarchico si è detto convinto che la sua morte “porrà un intoppo a questo regime e che i 750 che subiscono da decenni il 41 bis possano vivere una vita degna di essere vissuta, qualunque cosa abbiano fatto”, per poi osservare: “Amo la vita, sono un uomo felice non vorrei scambiare la mia vita con quella di un altro. È proprio perché la amo non posso accettare questa non vita senza speranza”.