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Covid-19 causa impotenza dopo il contagio: il parere degli esperti

Covid-19 impotenza

Durante un congresso nazionale di andrologia sono stati analizzati i problemi causati dal long Covid e gli effetti generati dal virus.

Il Covid-19 è causa di problemi di impotenza: questo è quanto emerso durante il congresso nazionale della Società italiana di andrologia. Nel mese di settembre si è tenuto a Riva Del Garda un incontro con i maggiori esperti del settore, per analizzare cosa accade agli uomini dopo aver contratto il Coronavirus. La notizia è stata riportata dall’agenzia stampa Agi.

Impotenza dopo il contagio da Covid-19, i risultati 

Durante il congresso è stata valutata la possibilità di combattere questi problemi mediante alcune terapie mirate, così come con l’utilizzo di farmaci specifici. La forma di long covid, ovvero quando si presentano ancora i sintomi dopo 12 settimane dalla negativizzazione, colpisce il 10% dei pazienti che sono stati contagiati. 

Impotenza dopo il contagio da Covid-19, il commento 

Gli strascichi riguardano in particolare perdita di olfatto e gusto, cali di concentrazione e problemi di memoria. Nel caso dei sintomi dei long Covid ci sarebbe anche la disfunzione erettile. Sulla vicenda si è espresso anche Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore di urologia presso l’università Federico II di Napoli “Non sappiamo se la sindrome post-Covid dipenda direttamente dal virus o sia provocata dallo stress e dal trauma connessi all’infezione. Sappiamo che il virus ha fra i suoi bersagli l’endotelio dei vasi sanguigni e per questo abbiamo deciso di valutare se i farmaci per la disfunzione erettile, che agiscono proprio a questo livello, possano avere un ruolo nella gestione del long Covid“, commenta l’esperto Palmieri.

Impotenza dopo il contagio da Covid-19, le parole di un altro esperto 

Sulla questione si è espresso anche Nicola Mondaini, professore associato dell’università Magna Graecia di Catanzaro. “Alla luce delle prime esperienze cliniche positive, stiamo valutando di avviare uno studio in cui arruolare uomini con una relazione stabile in cui la disfunzione erettile è comparsa contemporaneamente alla diagnosi di sindrome post-Covid“, commenta Mondaini durante il congresso che si è tenuto a Riva del Garda. Secondo l’esperto sarebbe necessario sottoporre i pazienti ad una terapia per 12 settimane: l’obiettivo è valutare l’effetto della sindrome sui sintomi