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Covid, aumenta la pressione ospedaliera: situazione critica in Valle d'Aosta

Ospedale

I dati sui ricoveri per Covid-19 sono stabili a livello nazionale. In alcune regioni, cresce la pressione sugli ospedali. Preoccupa la Valle d'Aosta

L’Italia è nel pieno della quarta ondata e la pressione sugli ospedali inizia a pesare sempre di più sul nostro sistema sanitario. A livello nazionale i dati sono ancora mediamente stabili, preoccupano alcune regioni.

Covid, situazione critica in Valle d’Aosta

La situazione più critica a livello ospedaliero la sta affrontando una regione: la Valle d’Aosta. La piccola regione all’estremo nord del nostro Paese, ha il 69% degli ospedali occupati da pazienti Covid-19. Fortunatamente non si tratta di terapie intensive, ma di ricoveri ordinari. In proporzione, dunque, 7 posti su 10, negli ospedali valdostani, sono al momento occupati da persone che hanno contratto il Covid-19.

Covid, i dati sui ricoveri ordinari nelle regioni a rischio

Sebbene le altre regioni presentino numeri lontani da quelli della Valle d’Aosta, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) ha stimato una crescita dei ricoveri anche in altre zone dell’Italia. Come riporta Open, si tratta di 11 regioni: Abruzzo (al 29%), Basilicata (26%), Calabria (41%), Campania (29%), Emilia Romagna (27%), Lombardia (34%), Marche (27%), Piemonte (30%), Puglia (21%), Sardegna (15%), Toscana (25%).

Covid, i dati sui ricoveri a livello a nazionale

Il dato a livello nazionale lascia ancora ben sperare, nonostante i ricoveri ordinari abbiano subito una variazione di +1%, salendo a quota 29%. Ancora stabile invece il dato sulle terapie intensive, che resta invariato al 18%. Il problema terapie intensive, però, preoccupa queste 8 regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte, Valle d’Aosta. Superato, in questi casi, il dato del 20%.