> > Covid, Bassetti: "Dal 1 aprile la nostra vita non verrà gestita dal Governo"

Covid, Bassetti: "Dal 1 aprile la nostra vita non verrà gestita dal Governo"

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Dal 1 aprile l'Italia uscirà dallo stato d'emergenza covid, e il virologo Matteo Bassetti commenta: "Ora nostre vite non saranno regolate dal Governo"

A una settimana dalla fatidica data del 1 aprile, quando l’Italai escerà dallo stato emergenziale per il covid, il virologo Matteo Bassetti specifica come “le vite non verranno più gestite dalle istituzioni, ma dalla responsabilità dei singoli cittadini”.

Covid, Bassetti: “dal 1 aprile basta obblighi imposti dal Governo”

Dal 1 aprile lo stato d’emergenza imposto dal Governo per contrastare il covid finirà il suo corso, e tal proposito il virologo Matteo Bassetti, nonché direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova ha rilasciato alcune dichiarazioni significative ad Adnkronos Salute: “Dal primo aprile inizia una fase diversa. La nostra vita non può più essere declinata dal legislatore e dal Governo ma da noi stessi.

Così esordisce il virologo ligure, che poi aggiunge: “Gli italiani sanno quali comportamenti servono e li conoscono. Questo virus non uccide più come prima e certe misure che sono state imposte per la salute pubblica non ci devono più essere. La mascherina va declinata alle esigenze del singolo e non imposta con l’obbligo, l’anziano o la persone fragile la usano? Benissimo ma non deve essere obbligata. Siamo il paese più conservatore sull’uso delle mascherine. E poi da medico sono stufo, queste sono misure che noi non abbiamo preso ma sono state pensate e decise da burocrati“.

L’iniziativa Bu-Covid

Matteo Bassetti ha sempre criticato la parte burocratica legata alla gestione del virus negli ultimi 2 anni, e per questo motivo vorrebbe lanciare la campagna Bu-Covid:

Voglio lanciare una iniziativa, Bu-Covid. Sappiamo quanto l’Italia sia un Paese burocratizzato su tutto ed evidentemente il Covid non poteva non esserlo. Negli ultimi due anni abbiamo accumulato una serie di nome, obblighi, regole, leggi sul Covid che ci rendono oggi un Paese ridicolo rispetto al resto del mondo“.

Sull’aereo-continua l’infettivologo- non ho potuto mettere la giacca nella cappelliera ma sulle ginocchia perché vietato dalla norme anti-Covid, al ristorante mettiamo la mascherina quando andiamo al bagno ma non seduti e poi i tavoli non sono più distanziati ma dobbiamo mettere la mascherina se ci alziamo. La Dad a scuola è anacronistica. Sono regole che oggi non vanno più bene. La gente si stufa e pensa di essere presa in giro. Per questo l’iniziativa Bu-Covid vuole provare a scardinare la burocrazia e ha svegliare la politica che vorrei ascoltasse di più i cittadini ma invece è scollata dalla realtà“, conclude Bassetti.