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Covid, Battiston: "Picco dei contagi attivi settimana prossima, Rt in discesa verso 1"

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Secondo Battiston la prossima settimana è atteso il picco dei contagi: dopodiché, pur con numeri ancora alti, l'Rt si avvicinerà a quota 1.

Il fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston ha affermato che il picco dei contagi attivi in Italia dovrebbe arrivare già dalla prossima settimana: anche se “può sembrare incredibile“, l’indice Rt sta inoltre scendendo verso quota 1.

Battiston sul picco dei contagi

Intervistato da Repubblica, l’esperto ha spiegato i segnali dietro alla sua previsione dedotti dal bilancio netto dei nuovi infetti quotidiani, ovvero la differenza tra i nuovi positivi e i guariti e i deceduti. Se in un giorno si infettano 1.000 persone ma se ne negativizzano 900, vuol dire che l’aumento netto di contagi è pari 100. Quando il numero di guariti è pari a quello di nuovi infetti, ha continuato, l’Rt vale 1 e la curva epidemica sta iniziando a scendere.

In Italia non siamo ancora arrivati a questa situazione, ma i numeri degli ultimi giorni indicano un’inversione di tendenza. Se infatti a fine dicembre il bilancio netto era di +27 mila e si è impennato fino a toccare quota +172 mila, ora è iniziato a scendere e ammonta intorno a +101 mila. Il numero di nuovi infetti sta diminuendo in giorni della settimana in cui di solito cresce e ciò vuol dire che i nuovi contagi giornalieri non salgono più in modo esponenziale e che i guariti aumentano. Quando questi supereranno i nuovi casi, l’Rt sarà sceso sotto l’1.

Battiston sul picco dei contagi

Di qui la sua conclusione: “L’analisi dei dati ci mostra l’avvicinarsi del picco degli infetti attivi nel giro della prossima settimana“. Questo non vorrà dire che l’emergenza sarà finita, perché i numeri sono alti e rimarranno tali per un po’ e si rischia di arrivare con un Rt pari a 1 con più di due milioni e mezzo di italiani in quarantena. E su più di due milioni e mezzo, ha concluso, basta una piccolissima percentuale di casi gravi per mandare in tilt le terapie intensive e gli ospedali in generale.