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Covid, BioNTech: “Necessaria terza dose a distanza di 6-12 mesi dal primo ciclo vaccinale”

Vaccino

L’azienda tedesca BioNTech ha dichiarato che la somministrazione di una terza dose di vaccino sintetizzata in collaborazione con Pfizer è necessaria.

L’azienda tedesca di biotecnologia e biofarmaceutica BioNTech ha dichiarato che l’inoculazione di una terza dose di vaccino è necessaria a distanza di 6-12 mesi dalla ricezione della seconda dose. Inoltre, la società ha anche annunciato che il farmaco non dovrà essere aggiornato per risultare efficace contro la variante Delta del coronavirus.

Covid, BioNTech: “Necessaria terza dose a distanza di 6-12 mesi dal primo ciclo vaccinale”

In merito alla somministrazione di una terza dose di vaccino sviluppato e distribuito da Pfizer/BioNTech, si è recentemente espressa la casa farmaceutica tedesca che produce il siero anti-Covid.

BioNTech, infatti, ha annunciato in modo chiaro e ufficiale che i cittadini che hanno aderito alla campagna vaccinale e ha ricevuto il vaccino Comirnaty dovranno sottoporsi all’iniezione di una terza dose di farmaco. Il secondo richiamo dovrà essere effettuato in un lasso di tempo che può variare dai 6 ai 12 mesi rispetto alla ricezione del primo richiamo. La comunicazione è stata diffusa in concomitanza con la presentazione dei risultati aziendali del secondo trimestre.

La casa farmaceutica BioNTech, poi, ha anche precisato che il vaccino sintetizzato in collaborazione con Pfizer non dovrà essere aggiornato né modificato per risultare efficace rispetto alla variante Delta.

Covid, BioNTech: le dichiarazioni del CEO e del capo della divisione medica

A proposito della somministrazione di una terza dose di siero anti-Covid, si è espresso il capo della divisione medica dell’azienda tedesca BioNTech, Özlem Türeci. L’esperto ha sottolineato che l’inoculazione di una terza dose di siero dovrebbe avvenire entro e non oltre un periodo di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi dalla conclusione del primo ciclo di vaccinazione.

Il capo della divisione medica Türeci, inoltre, ha anche precisato che l’iniezione di una terza dose di medicinale produce una “robusta risposta di neutralizzazione” sia contro la variante Delta che contro la variante Beta.

Il CEO di BioNTech, Ugur Sahin, invece, ha rivelato che al momento il personale che opera all’interno dell’azienda non intende attuare modifiche alla struttura chimica del vaccino. Tuttavia, nel caso in cui la scoperta di nuove varianti dovesse ridurre l’efficacia del siero, la casa farmaceutica tedesca di riserva di valutare eventuali adattamenti futuri della formula impiegata.

Covid, BioNTech: i Paesi che hanno detto sì alla terza dose di vaccino

In contesto internazionale, il primo Paese ad aver non solo approvato ma anche iniziato a distribuire la terza dose di vaccino prodotto da Pfizer/BioNTech è stato Israele. In seguito, hanno annunciato la propria volontà di riorganizzare la campagna vaccinale nazionale in virtù della somministrazione della terza dose anche la Germania, la Francia e il Regno Unito.

In Italia, invece, il dibattito sulla questione è particolarmente acceso e ha spaccato a metà la comunità scientifica.