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Covid, è boom di contagi in Slovenia con un tasso di positività al 53% e con il paese confinante con il Friuli Venezia Giulia che ha 2030 positivi ogni 100mila abitanti, è tantissimo e la situazione preoccupa anche l’Italia per la questione dei lavoratori transfrontalieri.
Covid, boom di contagi in Slovenia: quasi 43mila positivi totali e un’incidenza paurosa
La curva dei contagi in Slovenia è molto alta, se si pensa che nella giornata del 14 novembre sono stati censiti 1.815 nuovi casi di positività su 3.415 test eseguiti, il tutto per un tasso di positività monstre del 53%. I dati li fornisce l’Istituto nazionale per la salute pubblica (NIJZ): i positivi totali sono 42.807 e l’incidenza per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni pari a 2.030, tra le più alte d’Europa.
Troppo pochi i cittadini vaccinati contro il Covid: è boom di contagi in Slovenia
I vaccinati sono pochi, pari al 54%, molto sotto la media Ue del 65%. Nei prossimi giorni la sanità aprirà le porte di tutte le strutture di ricezione specifica per arrivare ad oltre 1.200 posti letto con 280 spot di terapia intensiva. I ricoveri totali sono 990, mentre quelli severi sono 227.
Con il boom di contagi Covid in Slovenia si fa delicata la situazione dei transfrontalieri italiani
Il Segretario di Stato del ministero della Salute Franc Vindisa assicura che le forze per assorbire l’ondata ci sono ma il personale sanitario è scarso. Ecco perché a Lubiana è stato mobilitato l’esercito. Fra Slovenia e Italia interagiscono circa 12mila transfrontalieri al giorno, ecco perché il deputato di Forza Italia Roberto Novelli ha sollecitato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con una interrogazione urgente in approntamento.