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Covid, Bucci: "L'immunità dei guariti è insufficiente contro le nuove varianti"

Tampone Covid

Enrico Bucci ha sottolineato come l'immunità dei guariti da Omicron non sia sufficiente a proteggerli contro le sue nuove sotto varianti.

Il biologo Enrico Bucci, adjunct professor della Temple University di Philadelphia, si è espresso sulle nuove varianti di Omicron evidenziando come i guariti non siano protetti dalla loro infezione: l’attività neutralizzante contro BA.4 e BA.5, le due nuove mutazioni che stanno prendendo il sopravvento in Africa, è infatti bassa. “Peggio per i non vaccinati che per i vaccinati, ma comunque è realisticamente insufficiente a proteggere dall’infezione“, ha sottolineato.

Bucci sulle nuove varianti

L’esperto ha spiegato che per il momento è ancora presto per dire che le nuove evoluzioni di Omicron siano più virulente delle precedenti, ma ha dovuto constatare che, aumentando i casi, la pressione sugli ospedali potrebbe ricominciare a salire. Ciò che appare certa è la maggiore trasmissibilità delle due predette sotto varianti rispetto alle precedenti. In Sudafrica queste stanno infatti rapidamente rimpiazzando la BA.2, la quale aveva a sua volta sostituito molto presto la variante omicron iniziale.

I primi dati, ha continuato, “sembrano mostrare che l’infezione con le sue varianti comparse qualche mese fa non generi immunità sufficiente verso le nuove“. Anche se vaccinati, i soggetti che hanno contratto Omicron non sono quindi comunque protetti contro le mutazioni emerse di recente.

Bucci: “Presto con i vaccini ad ampio spettro”

Non è il caso di vedere catastrofi incombenti“, ha sottolineato Bucci, “perché finora la protezione contro la malattia severa ha retto“. Si tratta solo di capire come funziona l’evoluzione e soprattutto spingere perché il monitoraggio in Italia migliori e si faccia presto con i vaccini ad ampio spettro di nuova generazione.