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**Covid: Capone (Foglio), 'Gratteri ci ha messo due settimane per ammettere aver sbagliato'**

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Palermo, 10 apr. (Adnkronos) - "Il Procuratore Gratteri ci ha messo ben due settimane per rendersi conto e ammettere di avere sbagliato a firmare quella prefazione del libro di Giorgianni e Bacco. Meglio tardi che mai. Ha ammesso che forse ha sbagliato a legittimare il contenuto del libro che p...

Palermo, 10 apr. (Adnkronos) – "Il Procuratore Gratteri ci ha messo ben due settimane per rendersi conto e ammettere di avere sbagliato a firmare quella prefazione del libro di Giorgianni e Bacco. Meglio tardi che mai. Ha ammesso che forse ha sbagliato a legittimare il contenuto del libro che parla di una 'strage di Stato', di un complotto, che diffonde molti dubbi sui vaccini, di morti che non ci sono mai stati, mentre lui elogia molto i contenuti del libro. Si è reso conto dell'errore. Mi dispiace che sono state 2 settimane di accuse false e insinuazioni davvero infamanti da parte del coautore di Gratteri, Antonio Nicaso, che insinua quasi una sorta di favoreggiamento alla ndrangheta da parte nostra. Dimostra una mentalità complottista". Lo ha detto all'Adnkronos Luciano Capone, giornalista de Il Foglio e autore dell'articolo in cui ha scritto che il Procuratore Nicola Gratteri ha scritto la prefazione al libro 'Strage di Stato' di Angelo Giorgianni e Pasquale Bacco. "Le accuse sono tanto infamanti quanto ridicole – dice ancora Capone -immagino un po' di nervosismo nel dovere ammettere un errore di superficialità che possono commettere anche i procuratori".

Replicando a distanza all'autore Angelo Giorgianni secondo cui la vicenda è stata strumentalizzata e che il libo "non è no vax", Capone dice: "Questo non è vero, c'è un capitolo del libro che dice una serie di cose false sui vaccini, che possono modificare il genoma dell'uomo, ad esempio".

"Le cose che Giorgianni e Bacco dicono in occasioni pubbliche sono antisemite e antivacciniste – spiega capone – Noi abbiamo semplicemente rilevato che scrivere una prefazione a queste persone legittima il contenuto del libro. Quello che farei io, se mi chiamassero è valutare chi sono gli autori, cosa pensano e cosa hanno scritto. Da quello che ammette Gratteri mi pare che quest valutazione non l'abbia fatta, non ha letto il libro. E non aveva idea su cosa pensassero gli autori del libro. Spero che in futuro sia più preciso. Spero si chiuda qui con le accuse di Gratteri".