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Covid, Capua: "Chi paga i danni provocati dai no vax? Rischiano di vanificare i risultati"

Ilaria Capua

La virologa Ilaria Capua ha espresso il suo parere sui no-vax, in un'intervista per il Corriere della Sera. La donna è stata molto dura.

La virologa Ilaria Capua ha espresso il suo parere sui no-vax, in un’intervista per il Corriere della Sera. La donna è stata molto dura nei suoi giudizi, come stanno facendo anche tanti altri esperti in questo momento. 

Covid, Capua: “Un ticket per i no-vax in caso di ricovero” 

Ai non vaccinati per scelta — ovvero coloro che rifiutano di assumere una misura di salute pubblica necessaria a tenere l’emergenza sotto controllo, e di conseguenza uno strumento essenziale per mantenere in equilibrio il sistema sanitario nazionale — si potrebbe immaginare di proporre una piccola franchigia, per non dire ticket, in caso di ricovero Covid che vada a coprire almeno i costi ‘non sanitari’ dell’ospedale: letto, biancheria, mensa , servizio di pulizia, utenze” sono le dure parole di Ilaria Capua. La donna pensa sia giusto approvare una sorta di ticket per tutte le persone che non vogliono vaccinarsi. “In cambio della libertà di scegliere se vaccinarsi o no, si potrebbe chiedere un piccolo contributo rispetto al costo totale del ricovero in terapia intensiva. Si tratterebbe soltanto di 1.000-2.000 euro al giorno. Sì, al giorno. Il resto, ovvero i costi di infermieri, medici, medicine ed altro necessario alla cura, sarebbero esclusi dal computo perché quelli ce li passa lo Stato. Per ora, e fintanto che il sistema non finisca dissanguato” ha aggiunto la virologa. Le sue parole, in un momento in cui la paura e i dubbi sono tanti, anche riguardo i vaccini, risultano davvero molto dure. 

Covid, Capua: paura e timore

Ilaria Capua, nel suo intervento per il Corriere della Sera, ha voluto raccontare come tutto è iniziato. Ha parlato della paura durante la fase acuta del Covid, della paura di non avere abbastanza dosi di vaccino e di come tutto è iniziato. “Vi ricorderete che all’inizio, anche nei Paesi occidentali, il vaccino non si trovava e sembrava che ce l’avrebbero fatta solo gli americani. Adesso che ce n’è in abbondanza per noi europei (a neanche 8 mesi dalla produzione del primo flacone) c’è una parte di noi che fa i capricci. Non parlo degli estremisti, di quelli che mai e poi mai si farebbero inoculare un preparato biotecnologico come un vaccino (o come molti fermenti lattici o l’insulina, peraltro) perché temono di diventare creature geneticamente modificate. Sto parlando di quelli che fra chiacchiere da bar, cose sentite in tv e una sana dose di egoismo miope oltre che insopportabile si sono trasformati in dei convinti sostenitori del ‘ma io anche no’ e stanno creando i presupposti per un altro inverno di chiusure e di ambulanze a sirene spiegate, di esami di screening o controllo oncologico posticipati che si porteranno via ancora vite oltre ad aggiungere dolore e sofferenza a questi anni durissimi” sono state le parole della virologa. 

Covid, Capua: le parole contro le persone non vaccinate

Ilaria Capua ha voluto richiamare tutti all’impegno e alla prudenza, sottolineando che al contrario non si riuscirebbe ad uscire dalla situazione Covid. “Basta pensare che tanto a me non (mi) viene, basta voltarsi dall’altra parte mentre i nuvoloni si caricano di pioggia e di tempesta. Basta credere che ci penserà qualcun altro a vaccinarsi e che ci si può sentire esonerati o giustificati da un atto di responsabilità civile che serve a fermare l’emorragia di vite ma anche di soldi dal nostro sistema sanitario. Perché c’è anche un aspetto che sfugge ai più. Ogni malato di Covid ricoverato in terapia intensiva o subintensiva costa decine e decine di migliaia di euro” ha spiegato la virologa. “I pazienti Covid del nostro recente passato — il mondo prima dei vaccini — hanno gravato inevitabilmente, loro malgrado, sulla Sanità europea in termini di centinaia di milioni euro. Le vittime di oggi, e dei tempi a venire, saranno individui che non hanno iniziato o completato il ciclo di vaccinazione. In altre parole, sono solo i non vaccinati a finire in ospedale. E a prescindere dall’età anagrafica saranno soltanto i non vaccinati a incidere sul bilancio degli ospedali” ha aggiunto nel suo intervento.