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Covid, Cartabellotta dice la sua sull'aumento dei contagi: "Non li fermeremo con il Green pass"

Nino Cartabellotta

Cartabellotta sostiene che per fermare la risalita dei casi di Covid sono necessarie le mascherine e non il Green pass.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta ha rilascaito un intervista a Fanpage. Il dottore esprime il suo punto di vista sull’andamento dei casi di Covid in Italia.

Secondo Cartabellotta il Covid va combattutto con le mascherine e non con il Green pass

La risalita senza dubbio c’è. Non bisogna però allarmarsi, in quanto si tratta comunque di percentuali molto basse. È fondamentale, in questa fase, capire se si tratti di un fenomeno avvenuto per caso o se il trend sia effettivamente in risalita. Le regioni interessate all’aumento dei casi Covid sono, al momento, 12 su 21.

Le cause che hanno portato all’aumento dei contagi

Le cause che hanno portato a questa lieve impennata della curva dei contagi possono essere molteplici. In primis vi è il rilassamento generale dei cittadini italiani. La notizia della fine dello stato d’emergenza in data 31 marzo 2022 ha fatto allentare la tensione a molti. Peccato però che il virus circola ancora e, la mancata proroga dello stato d’emergenza, riguarda solo una situazione normativa, non sanitaria. Un altro fattore potrebbe essere la primavera che tarda ad arrivare. Con l’aumento delle temperature in primavera e in estate, si sta molto meno al chiuso (dove il virus si diffonde di più). Si è inoltre osservato, già negli anni scorsi, che nelle due stagioni calde il virus tende a circolare di meno. Peccato però che le temperature sono ancora troppo basse per incentivare le attività all’aria aperta e questo porta ad una maggiore diffusione del Covid-19.

Il Green pass non serve a ridurre la diffusione del virus

Gli strumenti principali per affrontare la situazione sono sempre i soliti: mascherina (possibilmente Ffp) e vaccino. Il giudizio di Cartabellotta sul Green pass, in questo momento, non è positivo. Per quanto sia stato molto utile il certificato verde, oggi non è lo strumento adatto per evitare la diffusione del virus. A proposito di Green pass, Cartabellotta ha dichiarato: “L’utilizzo del Green pass è servito per spingere alla vaccinazione un certo numero di persone. Ma al momento questa spinta è molto esigua, anche l’arrivo di Novavax non ha prodotto gli effetti sperati negli over 50. Invece, sono certo che la spinta alla riduzione della probabilità della diffusione del contagio oggi viene garantita dalle mascherine non dal Green pass“.

I profughi ucraini potrebbero contribuire ad un ulteriore aumento dei contagi?

Le conseguenze della guerra Russia-Ucraina potrebbero non avere solo ripercussioni economiche o sociali, ma anche sanitarie. Cartebellotta sostiene che l’impatto delle migrazioni dall’Ucraina all’Italia non dovrebbe essere catastrofico, in quanto “anche se arrivassero 10.000 sfollati si ritroverebbero davanti una popolazione di 60 milioni quasi tutti immunizzati”. La prima cosa da fare, per il presidente della Fondazione Gimbe, sarebbe quella di vaccinare i profughi una volta giunti in Italia.