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Covid, che autunno ci dovremo aspettare secondo Bassetti, Galli e Pregliasco

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Le rigide norme anti-contagio che ci "hanno tenuto" compagnia in questi ultimi due anni stanno progressivamente decadendo, ma come sarà l'autunno 2022?

Sono passati due anni da quando l’avanzare del Covid-19 ha cambiato per sempre le nostre vite. La sensazione è che in questa domenica 1 maggio sia stato ancora fatto un altro passo avanti nella riconquista della “normalità” così come abbiamo imparato a conoscerla.

Molti obblighi in particolar modo sul fronte Green Pass e mascherina al chiuso sono stati infatti dismessi nella maggior parte dei casi. La domanda che ci si pone adesso è: come sarà l’autunno del 2022? Come impatterà la pandemia? A rispondere a questo quesito sono stati alcuni dei principali esperti i cui pareri sono stati raccolti un approfondimento di Adnkronos.

Come sarà l’autunno secondo Bassetti, Galli e Pregliasco

Matteo Bassetti spiegando che prospettiva ci dovremo aspettare nella stagione autunnale ha precisato che per limitare l’impatto del virus sarà importante fare un nuovo richiamo. Ha dunque dichiarato: “Se continueremo a fare le dosi di richiamo di vaccino a chi lo vorrà, spero il più alto numero di persone possibile, è ragionevole pensare che non avremo un impatto pesante come nel 2020 e nel 2021, cioè come nelle prime tre ondate. Per questo niente pessimismo ma consapevolezza di quello che abbiamo vissuto”.

Meno ottimista è stato invece Massimo Galli. L’esperto ha affermato che da qui al prossimo autunno sarà difficile prevedere come si evolverà la situazione pandemica: “Da qui all’autunno può accadere di tutto. Può anche succedere che il virus muti ancora e salti fuori una variante con caratteristiche meno preoccupanti. Non dobbiamo pensare solo in negativo. Ma può anche succedere, al contrario, che ci siano varianti più patogene. Non lo sappiamo. E non possiamo dire che l’allentamento delle misure di oggi influisca sull’autunno”.

Pregliasco: “Dovremo convivere col virus”

Infine Pregliasco, in un suo recente intervento, ha previsto che l’andamento della diffusione del covid diventerà man mano ciclico: “È chiaro che dovremo convivere col virus e che si abbasserà l’attenzione ma confido nell’uso dei farmaci disponibili e facilmente prescrivibili dal medico di famiglia, somministrabili dunque all’inizio dei sintomi e in campagne vaccinali parallele a quelle dell’influenza con vaccini aggiornati”.