> > Covid, Commissario Figliuolo: i nuovi piani e le idee per la campagna vaccinale

Covid, Commissario Figliuolo: i nuovi piani e le idee per la campagna vaccinale

Figliuolo

Intervistato da Repubblica, Figliuolo si è espresso sui risultati raggiunti, sul futuro della campagna vaccinale, sui “no- vax" e sulle varie restrizioni.

Il 30 aprile in Italia si è per la prima volta superato l’obiettivo dei 500mila vaccini giornalieri. Il Commissario all’emergenza Covid, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, è stato intervistato dal quotidiano la Repubblica. In tale occasione, ha toccato vari argomenti tra cui i risultati raggiunti, il futuro della campagna vaccinale, i “no-vax” e le misure restrittive.

Figliuolo, vaccinazioni e obiettivi

A Repubblica Figliuolo ha pa parlato di come si è arrivati a raggiungere l’obbiettivo delle 500mila dosi al giorno. “Quando ho assunto l’incarico, il primo marzo, – ha spiegato – eravamo sotto i 140 mila vaccini al giorno. Per ottenere la progressione ci volevano due cose: le dosi e il controllo, cioè il ‘contatto’ con Regioni e Province. Inoltre siamo passati da 1.400 a 2.430 centri di vaccinazione. Per l’approvvigionamento abbiamo agito in tandem con il presidente del Consiglio, facendo pressione su Big Pharma e portando avanti interlocuzioni con l’Europa”.

Il Generale ha, inoltre, sottolineato quale rimane ancora l’obbiettivo principale. Si tratta di coprire il prima possibile le fasce a maggio rischio. Ha affermato infatti: “A brevissimo apriremo le prenotazioni fino a 55 anni per chi ha comorbidità legate ai codici di esenzione: malattie neurologiche, del cuore, ipertensione, trapiantati. Nel frattempo mettiamo in sicurezza gli over 65. Poi, con l’arrivo massiccio delle dosi, vogliamo dare i vaccini ai centri aziendali e aumentare la capacità di somministrazione”.

Figliuolo, come accelerare la campagna vaccinale

La campagna vaccinale non deve limitarsi a mantenere questi numeri. Anzi, Figliuolo ha dichiarato che l’intenzione è quella di aumentare ancora di più il ritmo: “Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500mila. Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l’88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne”.

Per fare ciò, si sta cercando anche di mettere a disposizioni più strutture possibili: “In Italia c’è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300mila. Poi ci sono 10mila farmacie. E 60mila dosi le possono fare i dentisti”.

Inoltre, il Commissario all’emergenza Covid ha aggiunto: “Abbiamo censito 730 punti vaccinali aziendali. Il sistema è aperto e potrebbe crescere a dismisura. Speriamo di aprire alle aziende il prima possibile, appena messi in sicurezza gli over 65. A parità di buona salute, nessuno si scandalizza se una persona di 38 anni che lavora alle presse o nel turismo arriva prima di una di 54 perché la sua azienda è stata più veloce. Lo proporrò al presidente del Consiglio. Speriamo di arrivare a fine maggio all’obiettivo”.

Figliuolo, Vaccini e i giovani

Durante l’intervista Figliuolo ha esposto la sua idea riguardo le vaccinazioni per le fasce d’età più giovani. Ha affermato: “Coperti gli over 65, la mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi. Poi ovviamente continueremo a immunizzare anche l’ultimo dei fragili. Ma quando gli scienziati ci diranno che l’incidenza della malattia non è rilevante per le diverse fasce d’età, vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto”.

Per di più, per favorire le vaccinazioni si stanno valutando due possibile misure. Una è quella di vaccinare in aeree turistiche. “E’ un’idea che sta maturando – ha detto il Generale – . Pensiamo di utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti. Tutti siamo stati giovani, e sappiamo che i giovani a volte si sentono onnipotenti e pensano: ‘Tanto non lo prendo’. Ma così possono colpire congiunti più anziani. Saremo proattivi, vedremo come strutturare questo piano, ma lo faremo”.

Oltre a ciò, una seconda possibilità sarebbe una campagna d’immunizzazione direttamente negli istituti scolastici: “Sì, stiamo seguendo quello che accade nel mondo scientifico e quello che fanno gli altri Paesi. Può diventare un modello. Io sono stato ragazzo negli anni Settanta, quando ci vaccinavano pure nelle scuole: stiamo iniziando a pensare anche a idee di questo tipo”.

Figliuolo e i “no-vax”

Durante l’intervista Figliulo si è espresso pure nei confronti della categoria “no-vax”. Secondo lui, fondamentale è dare un’informazione migliore sui vaccini: “Pensiamo ad AstraZeneca, bisogna lavorare sulla comunicazione, far capire che un evento collaterale avverso ha dei valori infinitesimi, molto più bassi di quelli della pillola anticoncezionale. Poi ci sono i no-vax, che nel Nord-Est del Paese raggiungono anche il18%. Nelle altre Regioni siamo intorno al10-12%. Il fenomeno è statisticamente rilevante se si sale sopra al 5%, dunque c’è. Quella differenza si può assorbire, ma temo la stagione più calda: pensare che il rischio sia scampato potrebbe farci passare dal “me-vax” al no-vax. Bisogna fare attenzione all’effetto “tana libera tutti“.

Il Commissario all’emergenza Covid ha poi parlato anche dei “no-vax” impiegati nell’ambito della sanità. “Percentualmente è un numero molto residuale – ha dichiarato – . La norma è chiara e prevede fino alla risoluzione del rapporto di lavoro. Va fatta informazione e formazione. È inammissibile far rischiare i pazienti. Poi, fatto tutto, ci sono i direttori delle Asl, ognuno si prenda le sue responsabilità. Governare tutti con la pacca sulla spalla è bellissimo, ma bisogna raggiungere i risultati. La legge c’è, bisogna fare quello che si deve”.

Figliuolo, coprifuoco e misure restrittive

A Figliuolo sono, infine, state chieste maggiori delucidazioni sulla durata coprifuoco. Lui si è espresso così a riguardo: “Il Cts risponde di norma a queste domande e poi il governo si assume la responsabilità. È chiaro che più vacciniamo, più entriamo nella bella stagione, più i cittadini seguono le regole, meglio va. Scende l’Rt. Se così sarà, ritengo che l’esecutivo andrà verso misure meno restrittive”.

Leggi anche: Covid, ordinanza Figliuolo: regioni vaccinino anche i semplici domiciliati.