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Covid, Conor McGregor: "L'obbligo di vaccino è un crimine di guerra"

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Il campione irlandese di MMA, Conor McGregor, si esprime in merito all'obbligo vaccinale, senza peli sulla lingua: "Un crimine di guerra"

Conor McGregor è certamente un personaggio controverso. Un campionissimo dentro l’ottagono MMA, l’ex campione del mondo UFC spesso fa parlare di sè anche per cose che esulano dal mondo dello sport, solo di qualche mese fa il famoso episodio dell’aggressione a Facchinetti. In questo caso McGregor non le manda a dire riguardo l’obbligo vaccinale.

Conor McGregor e l’obbligo vaccinale: l’intervento su Twitter

Sul proprio profilo Twitter l’irlandese ne ha per tutti: “Pensi che costringere le persone a iniettare qualcosa nel loro corpo non sia un crimine? Le persone devono avere il diritto di scegliere. Sta arrivando un tentativo di rendere obbligatorio il vaccino, secondo il capo dell’UE. Non posso essere d’accordo su questo. So che i nostri cagnolini al potere faranno come gli viene detto.”

Conor McGregor e l’obbligo vaccinale: l’attacco ai politici

Nemmeno troppo velato l’attacco ai politici irlandesi che vengono definiti nel tweet come “cagnolini al potere”, pronti, secondo “The Notorius” a dire sì dinanzi alle direttive dell’Unione Europea dopo aver perso sovranità e libertà di autodeterminazione.

Conor Mcgregor e l’obbligo vaccinale: il ritorno sul ring

Da ricordare anche che da poco il campione è tornato a fare, dopo il grave infortunio, quello che gli riesce meglio: lottare nell’ottagono. Per il momento non in match ufficiali, ma solo in allenamento. In attesa di nuove rivincite.