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Covid, Corrao (Bicocca): “Picco di morti in Italia tra 6 e 7 aprile”

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Il docente di Statistica all’Università Bicocca di Milano ha previsto un picco di morti di Covid tra il 6 e il 7 aprile.

“Secondo i nostri calcoli matematici tra il 6 e il 7 di aprile avremo il picco della mortalità per Covid”, queste le previsioni del docente di Statistica presso l’Università Bicocca di Milano Giovanni Corrao che interpellato da ANSA, ha fornito un ampio quadro su ciò che potrebbe capitare nelle prossime settimane per ciò che riguarda il fronte dei contagi.

L’esperto ha messo in evidenza che ciò che conta in questo periodo è rimanere in attesa degli effetti che potrebbero farsi sentire a seguito dei provvedimenti restrittivi messi in atto. Poi una riflessione sulle chiusure che secondo il docente dovrebbero essere totali seppur scadenziati in attesa dell’implementazione della campagna vaccinale.

Covid, Corrao sul picco di morti in Italia

L’ultimo bollettino sui contagi ha evidenziato un aumento non solo dei casi di Coronavirus, ma anche dei decessi. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi registrati sono stati oltre 16mila contro i 12.916 registrati il 29 marzo. Ma quando raggiungeremo il picco dei decessi? A prevederlo Giovanni Corrao, docente dell’Università Bicocca di Milano che ad ANSA ha ipotizzato che il picco dei contagi possa essere raggiunto tra il 6 e il 7 aprile: “Qualche giorno prima, tra Pasqua e Pasquetta, il picco per le terapie intensive. Intanto per quanto riguarda la curva dei positivi al virus, l’appiattimento lo abbiamo già adesso”, ha proseguito Corrao.

Il docente dell’Università Bicocca ha poi fatto una riflessione su quali possano essere gli effetti delle restrizioni già nelle prossime settimane: «Quel che conta adesso è che i provvedimenti restrittivi decisi più di quindici giorni fa cominceranno ad avere effetto intorno a Pasqua, poiché tra le misure e i risultati c’è sempre un periodo di latenza…per avere buoni risultati nella guerra al Covid bisognerebbe chiudere tutto adesso con una scadenza precisa e accelerare enormemente le vaccinazioni”, le parole dell’esperto.