> > Covid, Crisanti: "Rischiamo 50mila contagi e 150 morti al giorno"

Covid, Crisanti: "Rischiamo 50mila contagi e 150 morti al giorno"

Crisanti su terza dose e mascherine 

Secondo Crisanti mascherine al chiuso e terza dose permetteranno all'Italia di non raggiungere i numeri della Gran Bretagna.

Il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti ha manifestato la necessità di continuare ad utilizzare le mascherine e accelerare con la somministrazione della terza dose: altrimenti a suo dire l’Italia rischierebbe i numeri del Regno Unito dove si contano 40 mila casi positivi al giorno.

Crisanti su terza dose e mascherine

Intervistato da La Stampa, l’esperto ha evidenziato che l’’effetto green pass ha dimostrato che è ancora possibile convincere i cittadini a vaccinarsi, “per cui attenzione a non regalare gli impauriti ai no vax“. Secondo lui arrivare al 90% di vaccinati over 12 con due dosi garantirebbe un equilibrio che con la terza dose potrebbe diventare buono.

Il richiamo, ha spiegato, è il completamento della protezione. Il professore di Microbiologia ha ricordato che le cure attualmente disponibili contro il virus sono palliative ed empiriche, tanto è vero che si muore ancora di Covid. “I vaccini evitano malattia grave, ospedalizzazione e morte“, ha aggiunto. Unitamente alla mascherina nei luoghi chiusi, la terza dose permetterebbe dunque di non raggiungere i numeri inglesi.

Quanto alla fine dell’emergenza, attualmente fissata al 31 dicembre, ha sottolineato che dipenderà dalla tenuta dell’immunità e da quanti morti verranno ritenuti accettabili.

Crisanti su terza dose, mascherine e indagini su Galli

Crisanti ha infine commentato la notizia che vede Galli indagato per presunti concorsi universitari truccati parlando di una vicenda che lo addolora per la grande stima che provo per lui. “Difficile esprimersi perché nel valutare i candidati entrano tante componenti tra cui il valore scientifico, l’esperienza didattica, la capacità gestionale e l’interazione con i colleghi. Il sistema italiano è ipocrita e non permette di muoversi facilmente tra questi ambiti“, ha concluso.