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Covid, Crisanti: "Sulla terza dose siamo in ritardo e il Green pass non è una misura di sanità pubblica"

Andrea Crisanti

Andrea Crisanti, microbiologo dell'Università di Padova, ha spiegato che siamo in ritardo sulle terze dosi e che il Green pass non è una misura sanita

Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, ha spiegato che siamo in ritardo sulle terze dosi e che il Green pass non è una misura sanitaria.

Covid, Crisanti: “Il falso mito dell’immunità di gregge all’80%”

Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, ha spiegato di essere d’accorso con il fatto che il Ministero della Salute abbia anticipato la somministrazione della terza dose a cinque mesi. Lo ha spiegato in un’intervista per il Quotidiano Nazionale, sottolineando che secondo lui bisognava agire prima. Secondo il medico si è perso tempo a seguire “il falso mito dell’immunità di gregge all’80% di immunizzati, poi raggiunto a fine settembre. L’unica strada da percorrere sono i vaccini“.

Covid, Crisanti: “La protezione da contagio e malattia grave cala”

Andrea Crisanti ha spiegato che la gestione delle autorità dovrebbe basarsi non tanto sull’andamento della curva, ma più che altro sull’efficacia della profilassi anti-Covdi che cala dopo 6 mesi dalla prima dose. “La protezione dal contagio cala dal 95% al 45%, quella dalla malattia grave dal 90% al 65%” ha spiegato l’esperto. “Purtroppo pochissimi riusciranno a fare la terza dose nei tempi previsti” ha spiegato. La maggior parte delle persone si è vaccinata tra aprile e luglio. “Siamo quantomeno prossimi a essere scoperti dal rischio d’infezione e di contrarre la malattia in forma grave” ha spiegato Crisanti.

Covid, Crisanti: “Il Green pass non è una misura di sanità pubblica”

Per quanto riguarda il Green pass e le modifiche che escludono la possibilità di ottenere il certificato verde alle persone non vaccinate, il medico ha voluto esprimere la sua opinione. “Può avere senso in relazione ai test antigenici, meno per quelli molecolari” ha spiegato. “Ulteriore dimostrazione del fatto che il Green pass non è una misura di sanità pubblica: resto a favore dell’obbligo vaccinale, al massimo avrei ridotto la validità del certificato a 6 mesi. Bisognava evitare lo sfasamento fra la reale copertura vaccinale e il pass. Ma che possiamo farci? In Italia siamo sempre per la creatività” ha aggiunto Andrea Crisanti.