Il Presidente del Consiglio dei Ministri si è espresso in maniera chiara riguardo alla situazione PIL europea ed italiana, che non verte nelle migliori condizioni.
I dati del debito pubblico
Il nostro premier Mario Draghi è stato ospite presso l’Accademia Nazionale dei Lincei, dove ha tenuto un discorso nel quale si è espresso in merito alla situazione finanziaria dell’Unione Europea, vittima delle ripercussioni del Covid-19.
Proprio in questa sede ha snocciolato i numeri – sconvolgenti – del rapporto tra debito pubblico e PIL in Italia, che non erano di certo entusiasmanti, ma che sono ulteriormente preoccupanti.
“Alla fine di quest’anno, il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo in Europa sarà cresciuto di circa 15 punti percentuali rispetto alla fine del 2019. In Italia, secondo le stime della Commissione Europea, il debito pubblico aumenterà dal 135% del Pil, al 160%“
Una vera e propria crisi
Draghi ha proseguito, sempre durante l’intervento all’Accademia, esprimendo le proprie preoccupazioni in merito al Coronavirus.
Tanto a livello sanitario quanto economico, le risonanze che sta avendo questa pandemia sono disastrose, tanto che gli effetti a livello sociale non sembrano essere troppo distanti dalle più grandi crisi della storia.
Proprio il Presidente del Consiglio ha infatti così concluso:
“Si tratta di un incremento maggiore rispetto a quello della Grande Crisi Finanziaria. E a questo si è anche aggiunto un aumento consistente del debito privato.“
Con lo spettro della variante Delta che aleggia sull’Italia e non solo, un ritorno alla normalità sembra da escludersi nel breve periodo, sperando comunque che tutto si risolva in meglio.