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Covid e riaperture, Buonanno: "All'aperto distanza di 1,5 m, al chiuso essenziali i purificatori"

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Le riaperture post emergenza covid sembrano ancora molto lontane, ma il fisico Buonanno sottolinea che queste sarebbero possibili con le distanze.

In questa fase dell’emergenza covid sono in molti, tra ristoratori e commercianti, a chiedere la riapertura delle attività. Il governo tentenna e preferirebbe aspettare almeno fino alle fine del mese, ma le proteste avanzano ed è bene iniziare a lavorare per capire come fare a riaprire in sicurezza. A provare a dare una risposta a questa domanda è stato Giorgio Buonanno, professore di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane, nel corso di un’intervista rilasciata al Messaggero. Il fisico sottolinea l’importanza delle distanze di sicurezza, specie al ristorante dove, per forza di cose, ci si leva la mascherina per mangiare.

Covid, il fisico Buonanno sulle riaperture

“La sicurezza – dice Giorgio Buonanno –sarà possibile solo se si manterranno le giuste distanze, ossia un metro e mezzo. Non dimentichiamo però che il rischio di contagiarsi c’è quando ci si siede al tavolino, oppure se si sta di fronte ad un’altra persona”. “Quando si parla – ha aggiunto – emettiamo molta più aria e quindi molto aerosol, ossia le goccioline piccole. La distanza invece si può ridurre ad un metro, se stiamo per esempio in un teatro o un cinema all’aperto, visto che in questi contesti in genere si resta in silenzio. Anche per gli sport all’aperto è fondamentale la distanza. Meglio privilegiare quelli individuali”.

Aprire per Buonanno sarebbe dunque possibile se tutti si impegnassero a garantire il rispetto di queste regole, specie nei locali al chiuso: “Abbiamo dimostrato come si possa arrivare ad avere l’80% dei casi di covid via aerosol negli ambienti indoor. Lì – dice il fisico – dovremo cominciare ad usare misure di protezione finora trascurate, come la ventilazione“. “Se vacciniamo il 60-70 per cento delle persone e usiamo la ventilazione nei locali – ha aggiunto Buonanno – arriveremo ad un rischio di contagio assolutamente trascurabile. È l’unico modo per gestire questa situazione”.