Argomenti trattati
L’Asl di Biella ha divulgato, in forma anonima, la lettera che un ex paziente non vaccinato, ora guarito dal Covid-19, ha deciso di scrivere ai sanitari, scusandosi per le sue scelte.
Covid, scrive una lettera di scuse ai sanitari: l’ex paziente non era vaccinato
L’ex paziente era stato colpito dal virus in forma grave, tanto da dover essere ricoverato lo scorso luglio nel reparto di Malattie Infetttive-Pneumologia all’ospedale di Ponderano per una grave polmonite e curato anche attraverso il casco ventilatorio. Contando sull’età e sul rispetto delle norme igieniche e di distanziamento sociale, l’uomo aveva precedentemente deciso di non vaccinarsi.
Covid, scrive una lettera di scuse ai sanitari: “Vi voglio ringraziare e chiedere scusa”
Una volta guarito, l’ex paziente ha deciso di scrivere una lettera per scusarsi pubblicamente con i sanitari che lo hanno seguito, ammettendo di aver valutato male i rischi e di aver sbagliato a non vaccinarsi.
“Non ricordo tutti i vostri nomi, ma vi voglio ringraziare per le cure e le attenzioni prestatemi. Lo so che per voi questo rappresenta il vostro lavoro, che fate con passione, e io sono un vostro paziente. Mi sento però in dovere di chiedervi scusa, e soprattutto di scriverlo, perché erroneamente pensavo di stare attento alle precauzioni anti Covid e che, in questo modo, sarei stato sempre bene. Pensavo ‘Il vaccino non mi serve, lasciamolo fare a chi ha paura di ammalarsi’. Mi sbagliavo due volte. La prima, perché se avessi fatto il vaccino non mi sarei ammalato così e forse non mi avrebbero ricoverato; la seconda, perché non avrei infettato i miei famigliari e non li avrei obbligati a stare in casa, con la preoccupazione di una persona cara che non ti può assistere e vedere”, si legge nella lettera.
Covid, scrive una lettera di scuse ai sanitari: “Consiglierò di vaccinarsi”
Che continua: “Gli errori servono per crescere. Sicuramente a tutte le persone che conosco consiglierò vivamente di vaccinarsi, raccontandogli l’esperienza passata e il ‘dovere’ di non ammalarsi. Certamente non dimenticherò i vostri occhi, dove i miei cercavano conferme ma, soprattutto, il conforto delle vostre parole. Non dimenticherò i piccoli e semplici gesti: quando mi imboccavate, mi facevate bere, mi asciugavate il sudore dal viso e le lacrime che uscivano da quegli stessi occhi che bruciavano di tanti pensieri. Concludo queste righe con gli occhi un po’ commossi e, con il cuore in mano, con due parole: scusatemi e grazie“.
Leggi anche: Agenas, Sicilia e Sardegna sforano terapie intensive: tasso di occupazione all’11%
Leggi anche: Vaccino Covid, i metodi per convincere a vaccinarsi: contanti e restrizioni influenzano la scelta