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Filippo Anelli, il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, non ha dubbi: “Si pensi a nuove restrizioni“.
Filippo Anelli chiede nuove restrizioni: l’intervista
Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, è stato intervistato da ‘Tgcom.24’: “Non abbiamo bisogno di sconti sui numeri, ma di interventi per ridurre la pressione sugli ospedali. Servono interventi di carattere restrittivo per raffreddare la curva e allentare la pressione sugli ospedali. Pensiamo a chiusure selettive.”
Filippo Anelli chiede nuove restrizioni: le pressione sugli ospedali
Per Anelli siamo ancora lontani dalla fine della pandemia e serve un nuovo sforzo collettivo per allentare le pressione sugli ospedali: “Bisogna ragionare non sui numeri ma sull’andamento della pandemia. Sta aumentando la pressione sugli ospedali: qualsiasi persona ricoverata, sia perché affetta da Covid, sia per altri motivi ma positiva richiede assistenza adeguata. Tutto questo non ha bisogno di sconti, di espedienti per ridurre i numeri sulla carta ma di interventi. I reparti sono riconvertiti in reparti Covid, gli anestesisti vengono spostati nelle terapie intensive: ciò si ripercuote su chi doveva fare un intervento, o curare uno scompenso cardiaco. In questo modo viene compromessa l’assistenza a tutti gli italiani.”
Filippo Anelli chiede nuove restrizioni: la carenza dell’antibiotico azitromicina
In merito alla questione della mancanza dell’antibiotico azitromicina in Italia Anelli afferma: “Spero innanzitutto che sia dispensata sempre dietro ricetta medica. La storia nasce nel marzo 2020, quando non sapevamo quasi nulla del Covid, ci trovavamo di fronte a polmoniti sconosciute e si associava alle cure anche l’azitromicina. Poi sappiamo tutti che gli antibiotici non funzionano sui virus, sono prescritti per gestire le complicanze di natura batterica. Bene fa l’Aifa a ribadirne l’inutilità e la necessità di usarli solo in casi particolari e solo dietro prescrizione medica.”