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Covid, focolaio nella rsa di Masone: anticorpi monoclonali ai 25 ospiti positivi

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Ai 25 soggetti positivi collegati al focolaio scoppiato nella rsa di Masone sono stati somministrati gli anticorpi monoclonali.

I 25 casi positivi nella rsa di Masone, dove negli scorsi giorni si è sviluppato un focolaio Covid, sono stati trattati con gli anticorpi monoclonali. Ad infonderli direttamente è stata un’equipe del Policlinico San Martino composta da due medici e un infermiere. Le positività erano emerse nell’ambito di uno screening periodico di controllo e gli anziani, tutti vaccinati con la terza dose il 16 novembre 2021, sarebbero in buone condizioni.

Focolaio nella rsa di Maone: anticorpi monoclonali ai positivi

Il team ha raggiunto la struttura sotto il coordinamento del direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Matteo Bassetti. A rendere nota la notizia è stato, tra gli altri, il governatore ligure Giovanni Toti: “Grazie ad un efficace lavoro di squadra è stato possibile evitare l’ospedalizzazione dei 25 ospiti risultati positivi al Covid”.

La somministrazione è avvenuta nei giorni immediatamente successivi alla diagnosi di positività: l’efficacia degli anticorpi è infatti superiore nella prima fase della malattia.

Focolaio nella rsa di Maone, anticorpi monoclonali ai positivi: parla Bassetti

Soddisfazione da parte dell’infettivologo Bassetti, che ha ricordato come la Liguria sia stata state tra le prime regioni a impiegare i monoclonali con cui sono già stati trattati oltre 700 pazienti. Fino a metà novembre erano stati utilizzati unicamente in ospedale ma “l’opportunità di poterli infondere ai pazienti direttamente in una casa di riposo è certamente utile e comoda sia per pazienti sia per il sistema sanitario“.

Questo permette infatti di evitare i ricoveri e consente ai contagiati di essere seguiti e trattati da un’equipe di infettivologi direttamente sul posto.