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Covid, Fondazione Gimbe, in Sardegna +212,5% di nuovi casi in una settimana

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L’isola registra un incremento pauroso dei nuovi contagi ma una situazione stabile dei ricoveri: l'esito del monitoraggio Gimbe.

Il responso della Fondazione Gimbe sulla situazione dei contagi in Sardegna è senza appello in quanto a numeri ma appellabilissimo in quanto a “sbocchi” ospedalieri: nell’isola in una sola settimana si è registrato un clamoroso +212,5% di nuovi casi. Sono numeri che vanno letti al di là del dato secco e mainstream, perciò analizziamolo con l’aiuto del report della Gimbe. Il primo dato è già una sorta di paradosso, quello cioè per cui in Sardegna ci sono meno positivi per 100mila abitanti, 125. A fronte di questo “arretramento” si registra però una vera slavina di casi in più: l’incremento è stato calcolato infatti al 212,5% dei casi rispetto alla settimana precedente, quando in pratica l’aumento era stato “solo” del 202%.

Allarme Sardegna a +212,5% di nuovi casi, il report di Gimbe e cosa ci dice

Attenzione: il raffronto fra l’aumento di sette giorni fa e quello registrato in queste ore è già “giocato” su numeri a tre cifre. Quello quindi che in Sardegna, isola turistica per eccellenza con una prevalenza di variante Delta acclarata da tempo, è il dato genuino sulla curva dei contagi. Una curva che è stata fotografata nella settimana 14-20 luglio dalla Fondazione Gimbe. Le province sarde con l’incremento maggiore di nuovi casi, standardizzato come superiore al 20% nelle ultime due settimane e con aumento maggiore o eguale si casi nell’ultima settimana sono due.

Sardegna +212,5% di nuovi casi con due zone particolarmente colpite

Vediamo la situazione: la Città Metropolitana di Cagliari ad esempio è stata teatro di un incremento monstre del 442,9% dei casi nella settimana tra i 1 e il 13 luglio (190 in termini assoluti), il tutto per arrivare poi ad un +226,3% ma con 620 nuovi tra il 14 e il 20 di questo mese. Potrebbe andare peggio, anche a fare la tara al relativismo della nuova situazione e dello scudo vaccinale? Purtroppo si, e peggio ancora lo ha fatto il Sud Sardegna. Nell’area meridionale dell’isola, che però è macro area rispetto a Cagliari CM, si è registrato un +571,4% (47 nuovi casi) la seconda settimana di luglio e un +400,0% ma con 235 nuovi casi nel periodo preso in considerazione con l’ultimo monitoraggio Gimbe.

Sardegna +212,5% di nuovi casi, ma i ricoveri normali sono al 4% e quelli in terapia intensiva all’1%

La nota positiva che stempera questi numeri dalla parvenza agghiacciante e che devono comunque far riflettere chi non vuole vaccinarsi ed agire chi tiene le redini decisoria di isola e paese è quella relativa ai ricoveri. Perché? Perché a fronte di quelle cifre che suggerirebbero, magari nel contesto dell’anno scorso, una specie di ecatombe sanitaria, c’è invece il dato per cui i ricoveri “permangono sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica, 4%, e terapia intensiva, 1%, occupati da pazienti Covid-19”.

Tradotto: la vaccinazione sta funzionando e la Delta imperversa dove il ciclo vaccinale è monco o addirittura assente. La Sardegna aveva da tempo messo in atto misure specifiche anche per il turismo, e nell’agenda della governance isolana c’era anche l’idea di testare in generale tutte le persone che giungono sull’isola, anche chi provenisse da altre regioni italiane.