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Covid, Gianni Rezza: "É l'effetto delle varianti a rallentare il calo della curva dei contagi"

Covid Italia, Rezza: "Effetto varianti rallenta calo curva"

Secondo il Direttore generale Prevenzione del ministero della Salute la variante inglese è quella dominante perchè è il 50% più trasmissibile.

Nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ha sottolienato come in questo momento in cui l’Rt sta calando: “L‘incidenza scende dopo e più lentamente e questo perché le nuove varianti sono più trasmissibili e ci vuole più tempo per abbattere le infezioni e le malattie“.

Gianni Rezza, l’effetto delle varianti rallenta il calo della curva

Secondo Rezza siamo in una fase di maturazione dell’ondata epidemica e ciascuno di noi doveva aspettarsi che sarebbe stata dura, soprattutto con l’arrivo delle varianti. Purtroppo, in particolar modo quella inglese è la dominante ed è quella che in aggiunta disgraziatamente ha una trasmissibilità superiore al 50% rispetto ai ceppi che sono circolati in precedenza. “Inoltre abbiamo fissa al 4% la variante brasiliana, concentrata in tre Regioni dell’Italia centrale“.

Continuando Rezza ha anche aggiunto che: “Ad aprile ci saranno una decina di milioni di dosi di vaccino, bisogna fare il massimo sforzo per completare innanzitutto la vaccinazione delle persone anziane. Bisogna portare al massimo la copertura vaccinale degli over 60“.

Ciascuno di noi è costretto da un anno ad assumere comportamenti prudenti, che spesso ci tengono lontani da chi amiamo. Ciascuno di noi soffre di ciò e di molto altro a causa di questa pandemia, per cui tutti speriamo che ci possa essere un’accelerazione della campagna vaccinale che possa finalmente favorire un ritorno alla vita normale. Sebbene lo stesso Razza marca bene l’idea secondo la quale: “Ci vorrà un pò perché bisogna aumentare la copertura vaccinale. Ci vuole ancora un po’ di tempo prima di cercare di alleggerire i servizi sanitari da questo carico di malattia. In questo mese bisogna ancora fare sacrifici cercando di aumentare le vaccinazioni. Durante il mese di aprile si renderanno disponibili almeno una decina di milioni di dosi di vaccino. Sappiamo che ne abbiamo tre a disposizione e uno in arrivo”.

Il direttore ha detto anche la sua, inoltre, sul vaccino AstraZeneca, da mesi sotto l’attenzione di tutti per i suoi effetti collaterali, tanto è vero che emerge quanto a livello Ue non ci sia una posizione univoca a riguardo. Ovviamente ciò non è per niente d’aiuto.