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Covid: giudice Giorgianni, 'comprendo amarezza Gratteri, non gli chiederei più prefazione libro' (2)

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(Adnkronos) - "Rimango oltremodo sgomento nel registrare che, ancora oggi, si attribuiscano al testo tesi complottiste e antisemite che, per inciso, non appartengono alla mia cultura né al mio trascorso personale e professionale - aggiunge il giudice che presta servizio presso la Corte d...

(Adnkronos) – "Rimango oltremodo sgomento nel registrare che, ancora oggi, si attribuiscano al testo tesi complottiste e antisemite che, per inciso, non appartengono alla mia cultura né al mio trascorso personale e professionale – aggiunge il giudice che presta servizio presso la Corte d'appello di Messina – In questi giorni ho ricevuto numerosi attestati di solidarietà da parte di illustri esponenti del mondo ebraico, tra i quali rabbino Rav Amnon, di Israele". "Voglio anche citare la lettera aperta della scrittrice Paola Fargion, ebrea italiana, cittadina dello Stato di Israele che scrive testualmente: 'Divulgare ai quattro venti affermazioni antisemite che non sono neppure lontanamente presenti in alcuna pagina del saggio "Strage di Stato' per attaccare e distruggere la credibilità altrui in modo mendace e fasullo, vuol dire diffamare e puzza di propaganda nazifascista/comunista/nichilista […] non è degno di una democrazia'. Colgo infinite l’occasione per ricordare che i proventi del libro saranno interamente devoluti a missioni umanitarie, come già ampiamente dichiarato.

"Oggi umanamente comprendo l’amarezza espressa nell’intervista citata di fronte al “battage mediatico” – prosegue il giudice Giorgianni – Mai, ribadisco, mi sarei aspettato che Strage di Stato, un’inchiesta che muove da più di mille documenti ufficiali e di pubblico dominio, fosse sistematicamente attaccata per sentito dire e criticata non già per i suoi contenuti, ma per ciò che non vi si trova. D’altro canto, siamo arrivati al punto in cui uno dei più virulenti detrattori del libro ha pubblicamente dichiarato di non averlo letto". "In questo panorama desolante, apprezzabile la affermazione del Procuratore Gratteri secondo cui: 'La libertà di pensiero, l’eguaglianza tra tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione i opinioni politiche sono diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione, inviolabili e non negoziabili'.