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Covid, Governo vara nuovo dl sul Green Pass

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Il Governo italiano ha varato il nuovo decreto legge sul Green Pass: in conferenza stampa, sono intervenuti i ministri Speranza, Giovannini e Bianchi.

Il Governo ha varato il nuovo decreto legge sul Green Pass, il certificato vaccinale considerato strumento indispensabile per contrastare un eventuale rinvigorimento della minaccia rappresentata dalla pandemia da coronavirus. Il dl sul Green Pass si pone come obiettivo quello di regolamentare svariati aspetti della vita della popolazione italiana, affrontando – ad esempio – questioni legate al ritorno a scuola, ai trasporti a lunga percorrenza o ai test rapidi.

Per illustrare le nuove misure previste dal dl sul Green Pass, al termine dell’incontro del Consiglio dei Ministri, è stata organizzata una conferenza stampa, allestita presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. In questa circostanza, le novità introdotte sono state elencate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.

Covid, Governo vara nuovo dl sul Green Pass: scuola

Il nuovo decreto legge sul Green Pass approvato dal Governo italiano affronta molteplici tematiche tra le quali figura quella della scuola. Il testo della bozza del dl appena accettato dall’esecutivo era complessivamente composto da 10 articoli e il primo argomento trattato era, per l’appunto, la scuola. In questo contesto, è stato ribadito l’uso obbligatorio della mascherina, a eccezione dei minori al di sotto dei 6 anni.

A proposito della scuola, il dl si apre asserendo che, nell’anno 2021-2022, “per assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva” degli studenti italiani, le lezioni si terranno in presenza.

Alle Regioni e ai Comuni, verrà data la possibilità di ricorrere alla DaD esclusivamente in “deroga” per “specifiche aree del territorio o singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione o per casi eccezionali di focolai o rischio particolarmente elevato”.

In relazione al Green Pass, invece, è stato annunciato che il certificato vaccinale sarà obbligatorio per gli studenti universitari.

Covid, Governo vara nuovo dl sul Green Pass: trasporti a lunga percorrenza

Il nuovo dl sul Green Pass introduce il certificato vaccinale obbligatorio anche per quanto riguarda i trasporti a lunga percorrenza. Dal 1° settembre, infatti, per salire a bordo di navi e traghetti interregionali – ad esclusione dello stretto di Messina –, di treni ad alta velocità, intercity e intercity notte e di autobus che viaggiano tra più di due Regioni, il Green Pass sarà indispensabile.

Il Green Pass obbligatorio è stato esteso anche agli autobus messi a disposizione nel settore dei servizi a noleggio con conducente, a esclusione dei bus adibiti al supporto del servizio pubblico regionale e locale.

L’obbligo del certificato vaccinale non verrà applicato nel caso dei cittadini esclusi dalla campagna vaccinale a causa del fattore età né per tutti i soggetti esentati muniti di apposita certificazione medica.

Covid, Governo vara nuovo dl sul Green Pass: contingente Strade sicure

Un altro tema affrontato nella bozza del dl sul Green Pass si ricollega alla conferma della proroga del contingente straordinario di Strade sicure che coinvolge 753 soggetti ed è stato varato all’inizio della pandemia da SARS-CoV-2.

Il contingente si aggiunge a quello ordinario, regolarmente composto da 6.000 individui. Lo stanziamento riservato al contingente straordinario, inoltre, è pari a 7,6 milioni di euro nel 2021.

Covid, Governo vara nuovo dl sul Green Pass: conferenza stampa

L’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza

Nel presentare in conferenza stampa il nuovo dl sul Green Pass, il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che il certificato sarà obbligatorio per tutto il personale scolastico e per le università italiane.

Il ministro, infatti, ha spiegato: “Abbiamo approvato un nuovo decreto legge che punta sullo strumento del Green Pass per gestire questa fase epidemica. I numeri davanti a noi sono incoraggianti con 70 milioni di dosi somministrate: in questa fase la scelta del governo è investire sul pass per evitare chiusure e tutelare la libertà”.

Speranza, dunque, ha voluto ribadire che l’obbligatorietà del Green Pass è fondamentale per l’Italia per evitare ulteriori chiusure e limitazioni delle libertà individuali in futuro.

Test rapidi

Il ministro della Salute si è anche espresso a proposito dell’importante novità prevista dal protocollo d’intesa sottoscritto in collaborazione con il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo e i presidenti di Assofarm, Federfarma e FarmacieUnite. Con il protocollo d’intesa, si è deciso di fissare il costo dei test rapidi per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni a 8 euro mentre il costo dei test rapidi sarà pari a 15 euro per tutti gli over 18.

L’iniziativa è stata commentata da Speranza che ha detto: “È stato sottoscritto un accordo sul costo dei tamponi, che prevede un prezzo abbattuto di 8 euro per i 12-18 anni e 15 euro per gli altri. Al momento la norma è vigente fino alla fine di settembre e il Governo si riserva di fare poi le sue valutazioni”.

Terza dose vaccino in Italia

In occasione della conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti, il ministro della Salute Speranza è stato interrogato circa l’acquisizione e la somministrazione di una terza dose di vaccino anti-Covid alla popolazione italiana.

Per quanto riguarda la terza dose di vaccino, quindi, il ministro ha spiegato: “Siamo pronti, abbiamo dosi a sufficienza per fare la terza dose e aspettiamo le indicazioni delle autorità scientifica per dirci il tempo giusto per somministrare la terza dose, le prime indicazioni ci lasciano presupporre che si inizierà dai più fragili”.

Green Pass e Sputnik

Infine, il ministro della Salute ha affrontato il problema relativo al caso degli abitanti di San Marino e al mancato riconoscimento del vaccino Sputnik V in Italia e all’impossibilità di tutti coloro che hanno ricevuto il siero russo di ottenere il Green Pass: “In questo decreto diamo una prima soluzione ai cittadini di San Marino e disponiamo l’esenzione fino al 15 ottobre ai cittadini di San Marino che hanno ricevuto il vaccino Sputnik, ma questo non significa riconoscere il vaccino Sputnik. Ciò perché la procedura dell’Ema è in itinere – e ha aggiunto –. L’Italia ha una relazione costruttiva con Ema che e’ la nostra agenzia europea di riferimento e la procedura dentro Ema è ancora in itinere e noi vincoliamo come paese l’approvazione di vaccini solo alla approvazione di Ema. Quindi la nostra è una soluzione di natura transitoria che tiene conto della specificità di San Marino e che consentirà un’ulteriore valutazione sia all’Ema sia a San Marino rispetto all’utilizzo eventuale di altri vaccini”.

L’intervento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

Partecipando alla conferenza stampa organizzata dopo la conclusione della riunione del Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha introdotto il dl sul Green Pass precisando che il certificato vaccinale non verrà reso obbligatorio per gli studenti italiani e ha anche sottolineato che “oltre l’86% del personale scolastico è stato vaccinato”.

Il ministro Bianchi ha anche ribadito che nell’articolo 1 del nuovo dl viene annunciato “con solennità” il ritorno alla didattica in presenza “per assicurare il ritorno a scuola come comunità”.

L’intervento del ministro dell’Istruzione sul dl è proseguito esplicando il secondo articolo del provvedimento, affermando: “Al punto 2 si danno le regole di sicurezza: sono quelle che ci ha dato il Cts: è fatto obbligo di usare le mascherine, tranne da parte dei bambini di meno dei 6 anni e per lo svolgimento di attività sportive. È raccomandato il rispetto di distanza di 1 metro laddove sia possibile. Questo provvedimento è stato accompagnato da una lunga azione del ministero, avviata fin da maggio. Investiamo quasi 2 miliardi per la riapertura”.

Il ministro ha anche rivelato che verrà richiesto il tampone con esito negativo per tutti gli insegnanti che non aderiranno alla campagna vaccinale.

Scuola, la responsabilità dei presidi

Nel corso della conferenza stampa, il ministro Bianchi ha risposto a una domanda incentrata sul rispetto delle regole introdotte dal Green pass: “Nelle scuole i dirigenti scolastici sono responsabili per quanto riguarda le attività inerenti l’applicazione della norma appena varata: lo si prevede nel punto 5. Nella scuola sono chiare le responsabilità; la responsabilità del dirigente scolastico è all’interno delle linee definite che manderemo già da domani alle scuole”.

Inoltre, il ministro dell’istruzione ha anche precisato che, qualora dovesse verificarsi un caso di positività al Covid in contesto scolastico, è stato disposto che “la quarantena di 10 giorni per chi non è vaccinato scenda a 7 per i vaccinati”.

Sospensione docenti senza vaccino e tampone

Infine, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto in merito alle sorti professionali dei docenti che si presenteranno in servizio senza vaccino e senza aver effettuato il tampone richiesto: “Per il personale che non si vuole vaccinare vale l’invito a fare il tampone. In caso di rifiuto, si considera assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno il rapporto di lavoro è sospeso, senza retribuzione. Non c’è fine del rapporto di lavoro, è un provvedimento cautelativo che ha al centro la sicurezza delle persone”.

L’intervento del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini

In conferenza stampa, infine, si è espresso il ministro del MIMS Enrico Giovannini che, a proposito dell’obbligo del Green Pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza ha comunicato che la misura “scatta dal primo settembre fino al 31 dicembre, quando finisce lo stato di emergenza”

Il ministro Giovannini, inoltre, ha aggiunto: “Ma, poiché sappiamo che ci sono dei rischi di assembramento in particolare sui traghetti, e negli aeroporti, insieme al ministero della Salute emetteremo delle circolari per ricordare ai soggetti che gestiscono questi spazi, questi trasporti, che devono ottemperare alle regole. Ci saranno controlli a campione per assicurare che, appunto, non ci siano assembramenti, in particolare in alcune fasi o in alcuni luoghi”.

Covid, nuovo dl sul Green Pass: l’assenza del premier Draghi in conferenza stampa

Al termine delle domande poste dai giornalisti ai ministri durante la conferenza stampa, ha ripreso la parola la portavoce del presidente del Consiglio dei Ministri, Paola Ansuini, che ha spiegato per quale motivo Mario Draghi non abbia partecipato all’evento.

A questo proposito, infatti, rivolgendosi direttamente ai giornalisti presenti in Sala Polifunzionale, la portavoce Ansuini ha dichiarato: “Riprendo possesso del microfono all’ultimo momento e mi scuso con tutti voi per la mia assenza. So che qualcuno ha chiesto il motivo della ‘non presenza’ del presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. La risposta alla domanda è semplicemente che il provvedimento è complesso abbiamo deciso di lasciare i ministri a vostra disposizione, proprio per rispondere in modo esaustivo a tutte le numerosissime domande che avete formulato nei giorni scorsi, su cui avete scritto e sulle quali penso che desideriate avere chiarimenti – e ha concluso –. Vi do anche un’ultima informazione: penso che ci sarà prossimamente, molto prossimamente, un’occasione per salutare anche il presidente del Consiglio”.