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Covid, i pediatri: "Contagi tra i bimbi preoccupano, vaccinarli prima che inizi la scuola"

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Preoccupati per l'incremento dei contagi tra i bimbi, i pediatri consigliano ai genitori di sottoporli al vaccino prima del rientro a scuola.

I pediatri si dicono preoccupati dall’aumento di contagi e ricoveri tra gli under 20 e più in particolare tra i bimbi di età compresa tra 6 e 11 anni: Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), ha esortato i genitori a vaccinarli prima della ripresa delle lezioni.

Pediatri sui contagi ai bimbi

In due settimane si sono infatti contati oltre 100 mila casi positivi, 399 ricoverati, 6 pazienti in terapia intensiva trai ragazzi con meno di 20 anni, fascia di popolazione in cui si concentra ormai un nuovo contagio su quattro. L’Istituto Superiore di Sanità ha parlato di “impennata” riferendosi alla classe 6-11, dato confermato anche dai pediatri.

Intervistato dall’Adnkronos, Di Mauro ha spiegato che i numeri delle infezioni sono in aumento e questo ha un impatto: “Lo percepiamo molto dall’attività intensa nei nostri studi in questi giorni“. Egli stesso ha raccontato di aver lavorato per tutta la giornata del 31 diembre e di aver trascorso i primi due giorni dell’anno rispondendo alle tante chiamate delle famiglie che hanno a che fare con bambini positivi o sospetti tali.

Pediatri sui contagi ai bimbi: “Vaccini prima della scuola”

I genitori ci chiedono consigli, per i fratelli e gli altri familiari, e noi li invitiamo a procedere il più rapidamente possibile con la vaccinazione. A tutti diciamo di far cominciare il ciclo vaccinale ai ragazzi prima che riprendano l’attività scolastica“, ha evidenziato.

In questo momento, ha continuato, l’unica arma è infatti costituita dai vaccini “che sono efficaci e sicuri e riescono a darci una protezione“. Anche in caso di contagio dopo due dosi, ha sottolineato, si riesce a cavarsela con una sintomatologia lieve (rinite, cefalea, febbricola) mentre un anno fa chi prendeva il virus rischiava spesso di finire in terapia intensiva. “Siamo abituati a vaccinare contro il morbillo e altre patologie e posso assicurare che contro Covid vinceremo noi“, ha concluso.