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Covid, i pediatri: i bambini minori di 3 anni ricoverati in terapia intensiva sono 68

Covid pediatri terapia intensiva

I bambini di età inferiore ai 3 anni ricoverati in terapia intensiva sono 68. A lanciare l'allarme i pediatri italiani.

La situazione pandemica si sta rivelando particolarmente complessa anche per la fascia dei giovanissimi. A lanciare il segnale d’allerta è stata la sip, società italiana di pediatria che, ha reso noto che i ricoverati in terapia intensiva nella fascia under 3 sono 68 su un totale di 268 giovani under 19. 

Covid pediatri terapia intensiva, i dati aggiornati al 5 gennaio 

Stando a quanto emerge dai dati aggiornati al 5 gennaio, sono dunque 268 i giovani under 19 ricoverati in terapia intensiva. Si tratta di un numero lievemente superiore se si considerano i 263 rilevati la settimana precedente. Oltre alla fascia under 3, va prestata particolare anche alla fascia 3-5 anni dove i ricoverati in terapia sono 24. Sono invece 39 nella fascia 6 – 11 anni, 61 nella fascia 12 – 15 anni e 76 nella fascia 16 – 19 anni. 

Covid pediatri terapia intensiva, Staiano (Sip): “L’unica protezione è il vaccino”

Nel frattempo – riporta ANSA – la presidente della società italiana dei pediatri Annamaria Staiano ha dichiarato: “Da questi dati emerge che non possiamo escludere manifestazioni severe di Covid-19 anche nei bambini e va ribadito che l’unica protezione efficace è il vaccino. Al momento il vaccino è l’unica vera arma che abbiamo a disposizione”. 

Covid pediatri terapia intensiva, “Basta con il bollettino giornaliero dei dati”

Intanto l’ìnfettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano Campus“Basta col report giornaliero, siamo rimasti gli unici a farlo e non ha alcun senso, ci fa solo fare brutta figura agli occhi del mondo. Bisogna cambiare il conteggio dei malati covid, non si può contare come malato quello che ha un braccio rotto e un tampone positivo. Continuando a fare tutti questi tamponi immotivati, arriveremo a un punto che avremo talmente tanti positivi e contatti con positivi che l’Italia si fermerà”.