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Covid in Germania, nuovo boom di contagi: picco di oltre 80mila casi in un giorno

Covid Germania contagi

La Germania registra un nuovo record di contagi: sono più di 80mila in 24 ore. Le vittime sono 384. Lo rende noto il Robert Koch Institut.

L’emergenza coronavirus continua a fare paura in Europa e nel resto del mondo. Complice la variante Omicron, che si caratterizza per la sua rapida diffusione, i contagi continuano ad aumentare. Preoccupa la situazione in Francia, dove si superano i 300mila casi al giorno, in Olanda, Paesi dell’Est e non solo. In Italia la curva epidemiologica è in costante crescita e preoccupa l’elevato tasso di positività. Austria e Germania hanno imposto il lockdown ai non vaccinati e i casi di Covid sono in aumento. Succede in Germania, dove in 24 ore è stato registrato un nuovo boom di contagi: sono oltre 80mila.

Covid, in Germania nuovo boom di contagi

Nonostante le restrizioni che il Governo tedesco ha introdotto nel Paese in vista delle festività natalizie, resta alto il numero di nuovi positivi in Germania. Preoccupante anche il numero delle vittime causate dal Covid-19.

L’ultimo bollettino giornaliero conta 384 decessi e più di 80mila contagi. Lo rende noto il Robert Koch Institut. Si tratta del numero più alto registrato finora nel Paese dall’inizio della pandemia. Esattamente una settimana prima erano 58.912.

Covid, in Germania nuovo boom di contagi: i dati

Negli ultimi giorni i contagi confermati erano risultati ridotti, a fronte di un minor numero di test effettuati.

L’incidenza è salita a 407,5 casi per 100mila abitanti su base settimanale. Il precedente rilevamento era di 387,9 casi.

Covid, in Germania nuovo boom di contagi: l’ipotesi di obbligo vaccinale

Il nuovo cancelliere, Olaf Scholz, ha già annunciato di essere intenzionato a introdurre l’obbligo vaccinale “all’inizio di febbraio o marzo”, ma al momento non è stato presentato un progetto di legge.

“Non possiamo mettere fine all’ondata di Omicron con l’obbligo di vaccinazione. Ma con esso possiamo evitare di ritrovarci nel prossimo autunno ad affrontare lo stesso problema e forse una variante ancora più insidiosa”, ha aggiunto Karl Lauterbach, ministro della Sanità tedesco.