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Covid, in Grecia terapie intensive piene: stretti accordi con le cliniche private

terapie intensive grecia

Covid, situazione critica in Grecia: terapie intensive piene e contagi in aumento: il ministero della Salute ha dovuto chiedere aiuto a cliniche private

Situazione covid critica in Grecia: le terapie intensive sono piene ed il ministero della Salute è stato costretto a stringere accordi con cliniche private per v are ulteriori posti letto.

Covid, terapie intensive piene in Grecia per l’aumento dei contagi

Ieri – venerdì 29 ottobresono stati registrati 3.543 nuovi casi in tutto il Paese, dei quali 661 a Salonicco, 246 a Larissa e 148 Volos, con queste ultime due città di piccole dimensioni, e quindi con un alto tasso di positivi. La Grecia, in generale, ha una percentuale bassa di vaccinati, ed in particolare alcune zone sono diventate le molto problematiche: l’Attica – la regione di Atene che ospita 11 milioni di abitanti,circa la metà della popolazione ellenica  – ha registrato in sole 24 ore 599 nuovi contagi.

Covid, terapie intensive piene in Grecia: accordi con le cliniche private

Data la situazione critica in cui versa il Paese, il ministero della Salute greco ha annunciato di aver stretto accordi con ben cinque cliniche private tra le città di Salonicco, Larissa e Volos per 296 posti letto. Le strutture accoglieranno pazienti colpiti dal Covid ma anche da altre patologie, dopo che gli ospedali in queste zone, dove i contagi sono particolarmente alti, hanno raggiunto i loro limiti di accoglienza.

Nella regione settentrionale di Macedonia-Tracia, i posti in terapia intensiva sono pieni al 100% ed i pazienti colpiti da Covid sono 910. Anche in Tessaglia le terapie intensive non sono in più in grado di accogliere altri pazienti.

Covid, terapie intensive piene in Grecia: problemi per gli ospedali

La situazione è veramente grave nella Penisola greca, ed il direttore del reparto terapie intensive dell’ospedale Papanikolaou di Salonicco ha lanciato una richiesta: «La soluzione è far calare la richiesta di posti letto espandendo l’obbligo vaccinale. Non c’è altro modo, servono i vaccini».

Tuttavia, il governo ha fatto sapere di non voler considerare altri obblighi vaccinali: «Solo se cambierà il quadro epidemiologico e solo per categorie per le quali è costituzionalmente ammissibile».