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Covid in Italia, secondo Pregliasco saremo “fuori dal tunnel in primavera”

Il virologo Fabrizio Pregliasco

Covid, Pregliasco: “Fuori dal tunnel in primavera, non ci sarà una dichiarazione di fine pandemia, ma una convivenza sempre più civile con il virus"

Covid in Italia, Fabrizio Pregliasco a metà strada fra Eduardo De Filippo e Caparezza lo dice con sicurezza: “Saremo fuori dal tunnel in primavera”. Il docente dell’università Statale di Milano ha spiegato all’AdnKronos quelli che a suo avviso saranno gli step con cui ci si dovrà confrontare. 

Pregliasco: “Fuori dal tunnel in primavera, ma dobbiamo stringere i denti ancora”

Insomma, dalla luce che si vede in fondo al tunnel citata dall’immunologo Mantovani all’ “adda passà ‘a nuttata” di edoardiana memoria Fabrizio Pregliasco ha voluto dirla tutta: “Dobbiamo ancora stringere i denti, immaginando questo inverno come l’ultima battaglia rispetto a possibili recrudescenze legate al fatto che si inseriscono tutti gli elementi di rischio”. 

“Fuori dal tunnel in primavera”: Fabrizio Pregliasco e la nuova “ondatina” di Covid

Quali sono? “Riaperture, scuola aperta, lavoro in presenza, un distanziamento sempre meno attuato. Quindi io penso che ci potrebbe essere un’altra ‘ondatina’ di Covid-19, però ritengo che la primavera ci porterà fuori dall’emergenza“. Poi il virologo mette alcuni paletti chiari: “Non ci sarà una dichiarazione di fine pandemia, ma una convivenza sempre più civile con il virus”.

L’Europa dell’Est e le nuove varianti che preoccupano Pregliasco: “Fuori dal tunnel in primavera, però attenzione”

Cioè “un’accettazione di una quota di malati che potremo governare sempre meglio grazie alle terapie che stanno emergendo e la fine dell’aspetto emergenziale”. Poi la chiosa: “Mi fanno paura l’Europa dell’Est e il resto del mondo, con la possibile insorgenza di nuove varianti e il rischio di ricominciare da capo”.