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Covid in Lombardia, acque di scarico: "Più efficaci dei tamponi per la mappatura"

Lombardia, Covid nelle acque di scarico: la nuova mappatura

Covid in Lombardia, acque di scarico analizzate per mappare i contagi. Gli studi proseguono da marzo 2020, i risultati sono stati pubblicati di recent

Covid in Lombardia, acque di scarico come spia di diffusione della pandemia. Gli esperti dell’università Statale, dell’istituto Mario Negri, della Regione, di vari laboratori lombardi e del Politecnico da marzo 2020 studiano la presenza del virus nelle acque reflue.

Covid in Lombardia, acque di scarico per monitorare il virus

Dopo mesi di raccolta dati, i vari istituti hanno messo insieme le analisi e pubblicato i risultati sulla prestigiosa rivista scientifica Jama (Journal of the American Medical Association).

Quando è scoppiata l’emergenza sanitaria in Lombardia, la quantità di Covid nelle acque di scarico era elevata ma la curva si abbassa con l’introduzione della zona rossa.

Lombardia, monitorare il Covid tramite le acque di scarico

L’ultimo dato raccolto è del 30 novembre 2021, con un campionamento che segna una quantità di virus simile a quella della seconda ondata. Ai fini di studiare la presenza di Covid delle acque di scarico lombarde, i ricercatori ne hanno raccolto campioni una volta alla settimana presso l’impianto di Nosedo, che serve la metà della popolazione milanese.

Covid in Lombardia, acque di scarico come spia dei contagi

La ricerca proseguirà e sarà estesa al resto della Regione, nonché all’ondava provocata da Omicron. Questo tipo di studi può fungere da campanello d’allarme sulla diffusione del Covid, inoltre fornisce dati utili per controllare la presenza di altri virus e batteri.