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Covid in Veneto, nuovo boom di contagi: 5.023 nuovi casi e 20 morti

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"Viviamo una situazione importante che non ci fa dormire sonni tranquilli": così Luca Zaia commenta gli oltre 5mila contagi in 24 ore nella sua Regione.

Alla vigilia delle festività natalizie resta alta la soglia d’allerta per via del brusco incremento di positivi nel nostro Paese. Cresce la curva epidemiologica e il tasso di positività appare in rialzo. Complice la nuova variante che si caratterizza per la sua alta contagiosità, la quarta ondata fa sentire i suoi effetti. Diverse Regioni italiane sono già in zona gialle e alcune valutano persino ulteriori misure, proprio mentre il Governo è pronto a introdurre restrizioni per contenere la diffusione del virus e garantire sicurezza durante le feste. A preoccupare è il boom di contagi in Veneto, che nell’arco di 24 ore registra una nuova impennata di casi.

Covid in Veneto, boom di contagi nella Regione

Il bollettino giornaliero di giovedì 23 dicembre attesta in Veneto 5.023 nuovi casi e 20 decessi in 24 ore. Le persone attualmente positive e in isolamento sono 65.511.

Dall’inizio della pandemia si contano in totale 12.241 vittime. I malati ricoverati nei reparti non critici degli ospedali sono 1196 (+12), mentre in terapia intensiva i posti letto occupati sono 167 (+3). I tamponi molecolari eseguiti nelle ultime 24 ore sono 28.313 e 110.033 gli antigenici.

Covid in Veneto, boom di contagi nella Regione: i dati di ogni provincia

Con 1.075 casi in 24 ore la provincia veneta più colpita al momento è Padova. Seguono Trieste con 992 nuovi positivi, con 896 Vicenza, Verona con 855 e Venezia con 835.

Numeri infiori a Rovigo, con 159 nuovi contagi, e a Belluno con 155.

Covid in Veneto, boom di contagi nella Regione: le parole di Zaia

A lanciare un allarme sull’attuale situazione in Veneto è il governatore Luca Zaia. “Con oltre 5mila contagiati anche oggi viviamo una situazione assolutamente importante che non ci fa dormire sonni tranquilli“, ha dichiarato.

Quindi ha fatto sapere: “Attualmente è pieno il 16% delle terapie intensive. Se arriviamo al 20% andiamo in area arancione. Per l’area medica siamo al 17%, se passiamo al 30 cambiamo di fascia”.