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Covid, ipotesi lockdown a Palermo: la metà dei casi in Sicilia sono nel capoluogo

Palermo

In Sicilia i casi sono sotto la quota dei mille, ma più della metà sono nel capoluogo. Per questo si sta pensando ad un lockdown a Palermo.

I dati relativi all’emergenza Covid in Sicilia sono abbastanza preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda la città di Palermo, che nelle prossime ore potrebbe diventare zona rossa. Il numero dei nuovi contagi nell’isola per la prima volta è sceso sotto quota mille, ma oltre la metà riguarda proprio il capoluogo.

Lockdown a Palermo

I nuovi contagi sono scesi sotto quota mille, più precisamente sono 909 su 7.561 tamponi effettuati, con un’incidenza molto alta, del 12%. La Sicilia è sesta per numero di contagi giornalieri e nelle ultime 24 ore le vittime sono state 20. Negli ospedali i ricoverati sono 1.183, ovvero 56 in più rispetto a ieri, mentre nelle terapie intensive ci sono 5 pazienti in più. Ricoverata a Palermo anche una paziente pugliese di 37 anni, con polmonite bilaterale, trasferita in aereo perché negli ospedali pugliesi non ci sono più posti letto. Proprio a Palermo la situazione è critica perché più della metà dei nuovi casi sono in questa zona. I contagi nel capoluogo potrebbero aver superato i 250 casi ogni centomila abitanti la scorsa settimana, e questo caratterizza il passaggio in zona rossa. Gli ospedali sono sotto pressione, in particolare il Cervello di Napoli e il Covid Hospital di Partinico.

Il sindaco Leoluca Orlando ha sollecitato le autorità sanitarie ad adottare provvedimenti urgenti. I dati relativi ai contagi nell’ultima settimana in Sicilia, elaborati dalla Protezione Cividle, mostra un peggioramento della situazione. I nuovi positivi sono stati 7.005, il 20,5% in più rispetto alla settimana precedente. Il numero di attuali contagiati è aumentato di 5.852 in più. I pazienti Covid ricoverati superano di nuovo la quota mille. L’unico dato incoraggiante è il calo della percentuale del numero delle vittime. La settimana scorsa i sono stati il 25,5% di morti in meno rispetto a quella precedente. Segnalato un nuovo caso sospetto legato alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Si tratta dell’avvocato Mario Turrisi, di 45 anni, ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico di Messina con una emorragia cerebrale. Aperta un’inchiesta.