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Covid, la pediatra Chiappini: "Con variante Delta le infezioni in età pediatrica sono il 25% del totale"

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Il 25% dei casi di Covid sono soggetti in età pediatrica: la professoressa Chiappini punta l'attenzione sui bambini

Occhi puntati su bambini e ragazzi. Almeno per la pediatra Elena Chiappini, secondo cui i giovanissimi sono una fascia importante nel contenimento della pandemia.

Chiappini: “25% dei casi di Covid sono soggetti in età pediatrica”

“Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultimo mese i soggetti in età pediatrica che hanno contratto l’infezione da Covid-19 hanno rappresentato il 25% dei casi segnalati“. Il dato è riportato da Elena Chiappini, pediatra esperta di Malattie Infettive presso l’ospedale Meyer, intervenuta al XXXIII Congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). “Bambini e ragazzi si stanno dunque rivelando una fascia di popolazione importante nel contenimento dell’epidemia. Questo è dovuto a due fattori -spiega la pediatra-. Il primo è che attualmente oltre il 90% dei casi isolati sono riconducibili alla variante Delta, che è altamente contagiosa e ha totalmente soppiantato la variante Alpha. In secondo luogo, i bambini sono la fascia di popolazione meno vaccinata. Quindi il dato del 25% di contagiati in età pediatrica non stupisce”.

Covid, Chiappini: “Sindrome infiammatoria multisistemica anche nei bambini”

Per la professoressa di Pediatria generale e specialistica presso l’Università degli Studi di Firenze, l’attenzione sui bambini dev’essere massima. “D’altra parte è vero che si dice che i quadri gravi nei bambini sono molto rari, ma dati recenti confermano che l’incidenza della sindrome infiammatoria multisistemica è importante. Lo riporta un recente studio pubblicato dal dottor Elio Castagnola che ha rilevato come nell’ultimo anno in Liguria siano stati 22 i casi di questa sindrome, con un’incidenza molto più elevata rispetto ad altre malattie per le quali è previsto il vaccino, come la sepsi meningococcica”. La professoressa Chiappini ha mostrato gli effetti indiretti che la pandemia ha avuto sui giovanissimi: “Si è registrato, in tutte le Regioni italiane e anche nei Paesi esteri, un calo delle campagne vaccinali, non per Covid-19. È invece molto importante garantire la copertura vaccinale per i bambini. Un ulteriore danno indiretto è quello dei mancati controlli per i bambini con patologie croniche, tumori, che soprattutto nelle prime fasi della pandemia non sono stati seguiti in modo adeguato. Nelle fasi successive della pandemia sono state messe in atto misure e sono stati approntati strumenti, come la telemedicina e percorsi protetti negli ambulatori ospedalieri, per consentire a questi bambini di effettuare il follow up -conclude-. Si spera che in un futuro prossimo si realizzi l’ottimizzazione di questi servizi”.

Chiappini: “Long Covid ha effetti anche sui bambini”

Anche il cosiddetto ‘long Covid’ ha effetti sui soggetti in età pediatrica: “Uno studio pubblicato su Acta Paediatrica dal dottor Danilo Buonsenso di Roma ha rilevato un’incidenza abbastanza importante del ‘long Covid’ nel bambino: più di un terzo del campione analizzato aveva uno o due sintomi persistenti a quattro mesi o più dopo l’infezione -spiega Chiappini-. Un altro quarto presentava tre o più sintomi. Insonnia, astenia, mialgie e sindrome simil-influenzale erano quelli più comuni, in modo simile a quanto osservato nelle popolazioni adulte”.