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Covid, la preoccupazione di Confesercenti: "Prospettive di ritorno al lavoro incerte"

ristoratore

Covid, Confesercenti chiede di prorogare la Cig.

La pandemia da Covid sta nuovamente infierendo su settori lavorativi quali ristorazione e turismo. Sicuramente un duro colpo per l’economia italiana. A dare l’allarme è Confesercenti, secondo cui nel caso in cui gli ammortizzatori sociali non dovessero godere di una proroga, 200mila lavoratori potrebbero trovarsi senza copertura.

Covid, Confesercenti: quali sono i comparti che soffrono di più?

A soffrire particolarmente sembrano essere il settore alberghiero (soprattutto nelle città ricche d’arte) e le agenzie di viaggio, con il 95% dei dipendenti attualmente in cassa integrazione. Tramite una recente nota, Confesercenti ha fatto sapere come le prospettive di un ritorno al alvoro, ogni giorno che passa, sembrano essere sempre più “incerte”. 

Covid, Confesercenti: attività che si arenano

Confesercenti ha espresso la sua preoccupazione in quanto “Tra la paura scatenata dall’aumento dei contagi, il crollo del turismo e le restrizioni del Decreto Vigilia, l’attività delle imprese dei due comparti si sta nuovamente arenando. Anche dal punto di vista organizzativo, considerato che l’ondata di quarantene dei lavoratori sta riducendo l’organico impiegabile e paralizzando le imprese”. 

Covid, Confesercenti chiede la proroga fino al 30 giugno

Confesercenti ha esternato pertanto “la necessità di prorogare almeno al 30 giugno 2022 il termine degli ammortizzatori sociali d’emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, attualmente fissato al 31 dicembre. A pochi giorni dalla scadenza, però, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini”.