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Covid, la quarantena non è più equiparata alla malattia. I sindacati lanciano l'allarme

Quarantena allarme sindacati

Per l'INPS la quarantena non è più equiparata alla malattia. I sindacati hanno lanciato un appello al Governo chiedendo di intervenire.

Per l’INPS la quarantena non è più equiparata alla malattia. L’allarme è stato lanciato dai sindacati che hanno chiesto al Governo di intervenire urgentemente. In particolare i riflettori si sono accesi su una comunicazione datata 6 agosto 2021 nella quale l’INPS rendeva noto che “per il 2021 non sono state stanziate risorse per le indennità di malattia in caso di quarantena per i dipendenti privati entrati in contatto con un positivo Covid”. Ciò ha portato i principali sindacati a denunciare i rischi che potrebbero derivare da tale criticità. 

Quarantena allarme sindacati, “Chiediamo un intervento normativo urgente”

I principali sindacati – Cgil, Cisl e Uil – hanno trasmesso un lettera indirizzata al Ministro del lavoro Andrea Orlando e al Ministro dell’economia Daniele Franco, ponendo come oggetto la ‘Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del settore privato in quarantena’. Tale comunicazione entrata in possesso dell’AGI, mette in evidenza come “La mancata equiparazione dei periodi trascorsi in quarantena o sorveglianza fiduciaria a malattia” possa porre “seri interrogativi sia su come potranno essere riconosciuti tali periodi di assenza da lavoro per le lavoratrici e i lavoratori che improvvisamente si trovano privi delle tutele che erano previste dalla norma, sia su come sarà assicurata la copertura retributiva e contributiva”. 

Ciò ha portato a chiedere che venga emanato “un intervento normativo urgente che consenta all’Istituto di assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori le tutele previste dall’articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020, dal 1 gennaio 2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria”.

Quarantena allarme sindacati, Michele Vaghini: “Incredibile che il provvedimento abbia effetto retroattivo”

Tra le persone a denunciare la comunicazione dell’INPS, il segretario di Cisl di Piacenza e Parma che ha dichiarato: “È incredibile che un provvedimento così impattante sia reso noto ad agosto e con effetto retroattivo. L’isolamento, che prima era parificato alla malattia e quindi pagato dall’Inps, ora non lo è più. L’Istituto chiarisce, infatti, che non saranno corrisposti i trattamenti economici previsti dal DL “Cura Italia” del marzo 2020 ed equiparati a quanto previsto in caso di malattia comune”.

Quarantena allarme sindacati, Cisl: “Molti lavoratori potrebbero essere disincentivati” 

La Cisl ha inoltre puntualizzato che, dalla decisione dell’INPS potrebbe derivare un rischio non da poco: “Molti lavoratori e lavoratrici entrati in contatto con un positivo potrebbero essere disincentivati a segnalare questa loro condizione, dato che comporterebbe un’assenza non retribuita dal lavoro. Il risultato sarebbe quello di porre le condizioni per un’ulteriore estensione di Covid tra i colleghi”.