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Covid, la quarantena rientra nella malattia: l'Inps riapre le pratiche per il 2021

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La quarantena Covid torna a far parte della malattia: è uscito il nuovo decreto Inps che fissa i nuovi fondi stanziati per i lavoratori

L’Inps – Istituto Nazionale Previdenza Sociale – ha annunciato che fino al 31 dicembre 2021 il periodo di quarantena sarà considerato come malattia.

Covid, quarantena equiparata alla malattia: una misura del 2020

La misura varata dall’Inps che faceva rientrare la quarantena Covid nella malattia era stata introdotta a inizio pandemia e finanziata nel 2020 con 663 milioni. Tuttavia, non era stata inizialmente rinnovata per il 2021, salvo per i lavoratori fragili (con una copertura di 282 milioni). Ad agosto 2021, l’ente previdenziale aveva comunicato che l’indennità di malattia per quarantena Covid non poteva essere erogata per gli eventi avvenuti relativi al 2021, ma solo per tutto il 2020 nel limite delle risorse stanziate.

Covid, quarantena equiparata alla malattia: le proteste dei sindacati

Inizialmente quindi il periodo passato a casa in quarantena da un lavoratore non sarebbe più dovuto essere conteggiato come malattia, ma i vertici dei sindacati hanno protestato insistentemente e chiesto, a più riprese, al governo di trovare i fondi per rifinanziare la misura.

Lo stesso ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si era impegnato a fine agosto 2021 a trovare rimedio per evitare che i lavoratori costretti alla quarantena per contatti con un positivo Covid si ritrovassero anche con un taglio dello stipendio perché messi in aspettativa o in sospensione dal lavoro non retribuita.

Covid, quarantena equiparata alla malattia: la nuova manovra

Con la nuova misura emessa oggi, domenica 21 ottobre, il periodo di quarantena con sorveglianza per contatto Covid è tornato a essere equiparato alla malattia secondo quanto previsto dal decreto 146/2021. Questo il testo pubblicato direttamente dall’Inps:

«Tutte le pratiche per il riconoscimento della prestazione di malattia relative ai lavoratori dipendenti con questo certificato dovranno essere rimesse in lavorazione, in base all’ordine cronologico degli eventi. La nuova formulazione dell’articolo 26 stabilisce che l’equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dai lavoratori del settore privato, viene riconosciuta fino al 31 dicembre 2021. […] Sono finanziati dallo Stato nel limite massimo di spesa di 663,1 milioni di euro per l’anno 2020 e di 976,7 milioni di euro per l’anno 2021, dando priorità agli eventi cronologicamente anteriori».